Le feste del popolo romano ... in onore dell'amantissimo sovrano Pio IX

-9bastava. pcrchè, da poco levatosi il sole, Roma tutta fosse in piedi. Le strade che, pel"ia più breve, menano dal Quirinale alla piazza di Montecitorio , traversando una parte del Corso, si videro ingombre da immenso popolo , accorso dalle più lontane regioni della citt.à , per trovarsi presente al desideratissimo passaggiò. l palazzi, le case, lungo il tratto di via che accennai, ri splendevano per ricchi addobbi ; ma più splendevano pc' volti giulivi di quei moltissimi che si accalcavano alle finestre e su' balconi; donne in ispecie, allequali non parve disagevole levarsi cd uscire ad Qra inusitata. Nè si creda che a ciò le spingesse la brama di trovarsi presenti alla pompa di qualche spettacolo cittadinesco : elleno erano -accorse pc•· tributare omaggi e benedizioni al sommo Pastore de' fedeli, che, nella letiziÌÌ' del pet-dono, ~annodava saldamente i legami che stringer debbono tra loro i figli d' uno stesso padre. S' od6 di lontano il suono delle campane che annunzia il passar del Pontefice; ciò serve di sprone ai più lenti , che a furia si precipitano sul passo. Alla fine appiU·iseono le guardie; poi segue la cnrroua papale, che tra gli evviva e l'acclamare universale procede lentamente, e su di essa piovono dall 'alto fiori e 'Verdure. Pio IX , versando lagrime di leti zia , volge gli occhi ai suoi figli, li consola d' un sorriso, li conforta della paterna benedizione, c passa, traendosi dietro un'onda sterminata di popolo, che si direbhc uscito del senno, se non si sapesse che sta sotto il dominio della riconoscenza. Compiuto ch'ebbe il S. Padre gli atti di sua fervente divozione , si apparecchiava a restituirsi al palazzo apostolico; quando gli veniva detto, la concitata moltitudine essere r isoluta a trarvelo colle proprie mani. Il che Egli non voleva a patto alcuno pem1ettere; c, saldo in questa risolmione, saliva nella carrozza. Come però questa fu giun ta colà dove la viu di Montecitorio mette capo nella piazza Colonna, una sch iera di gio''ani d' ogni condizione si fa innanzi, ad alta voce implorando la grazia di poter trarre la carrozza colle vi· sorose sue braccia. Il Pontefice , a ciò persuaso da umilt.à profonda , ricusavasi a tutta possa; ma quella infervorata gioventù, cresciuta di numero, si faceva a pregare più istantemcnte. Non pochi, con nuovo genere di violenza, inginocchiati avanti ai cavalli, a mani alzate chiedevano d'essrrc appagati. Allora l'umil tà dovetLe cedere:

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