2. a spingere la Francia a far valere quel diritto - offendendo i sentimenti del prol. francese - mancavano pretesti formali: il 21 marzo il potere era stato passato dal governo Karoly a quello Kun in modo pacifico e legale. 3. mancavano pretesti sentimentali. Il successivo dominio proletario, se era stato quel che doveva essere sul terreno economico (socializzazioni, esproprii), era stato mite nei riguardi delle persone; aveva rispettato, se non gli averi, le vite degli avversari. O quasi. 4. il governo francese desiderava bensi intervenire colle armi per soffocare l'incendio comunista in Ungheria, installarvi un governo amico, trarne poi benefici politici ed economici, ma doveva pur tener conto dell'opinione pubblica francese, specie della proletaria, stanca di guerra e - tra i lavoratori - solidale col regime socialista. Per un intervento mancavano quei motivi formali, legali, e quei motivi sentimentali che avrebbero potuto convincere e far perplessa l'opinione pubblica, o ridurne di molto le proteste. Concludo: la tattica dolce salvò probabilmente la dittatura proletaria. Se diede causa alla controrivoluzione, causò poco male, ché il movimento del 24 giugno fu vinto in poche ore con perdite insignificanti (18 morti) e forni la prova che il regime è saldo, in quanto a disciplina. La controriv. usd dunque da quel tentativo scoraggiata. Invece una dittatura « energica» poteva significare una dittatura stroncata. *** Per dar soddisfazione a coloro che da sinistra protestano contro la mitezza del regime, e per paralizzare insiem·e la futura preparazione controriv., in luogo di uccisioni e di condanne a morte, che offendono le anime sensibili e prestano occasione alle accuse della stampa mondiale borghese si potrebbe istituire dei « campi di concentramento » analoghi a quelli che tutti i governi borghesi fondarono per isolarvi i soldati dei paesi nemici. Il campo di Csòt, che servi per prigionieri di guerra fatti dall'esercito austroungarico può contenere 40.000 persone ed è bell'e pronto. Nella mia di ieri scrissi che imprigionare molti ribelli e cospiratori borghesi equivaleva, come efficacia, ad ucciderne alcuni. Minore l'intimidazione, ma in compenso maggiore la paralizzazione. Non crudeltà, non vendetta, ma difesa recando il minor dolore possibile. Invece di fucilare 100 uomini, internatene 1.000 o 10.000. Non potete condannare senza basarvi su fatti concreti: potete concentrare per semplice sospetto, imitando i regimi borghesi che concentrano la totalità dei sudditi nemici, privarono della libertà durante piu anni 50.000 persone per evitare che 5 o 50 o 500 di queste esercitassero opera di spionaggio e di demoralizzazione. Procedimento piu umano e, credo, maggiormente efficace. Particolarmente esiziale al buon nome della rivol. prol. in occidente sarebbe poi l'uso dell'impiccagione, pel suo aspetto di tortura durante alcuni minuti e di insulto alla morte (lingua che esce fuori dalla bocca, gambe danzanti, volto fatto orrendo). In Italia - dove la pena di morte venne abolita da un trentennio e dove lo stesso-Bresci, uccisore di re Umberto, non venne giustiziato - l'idea del capestro richiama i piu tristi e nauseanti ricordi della dominazione austriaca. Se il Governo dei Consigli non crede di poter per ora abolire la pena di morte, almeno per i casi piu gravi, rinunci pure a questo odioso residuo della ferocia [una parola illeggibile] dei regimi che furono. Vostro O. Morgari (ACS, Mostra Rivoluzione Fascista, b. 134.) 188 BibliotecaGino Bianco
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