dete d'animo: se in un cumulo di materia morta ed amorfa è una molecola organizzata e vivente,. basta questa a organizzare e far rivivere tutto il resto: a me pare che il Vostro piccolo Paese, a piè delle Alpi, è la molecola vitale che vincerà le for.ze della morte e infonderà moto e calore a tutta la Penisola ». Cavour gli stringe le mani, e gli pare davvero che nello scienziato par.li l'araldo del domani. Ma è proprio deciso che dalla Prussia debbano venirgli gesti d'incoraggiamento. Quando si reca a Baden, per parlare con quel principe, riassume poi la conversazione in una lettera al Generale La Marmara: soddisfatto: che la ·Prussia cercherà di vendicare la sconfitta morale del 1850 per la quale ha perduto quasi tutta la sua influenza in Germania; che l'Austria può confidare solo sulle province germaniche di .second'ordine; che tuttavia anche la Baviera e la Sassonia non agirebbero contro la volontà della Prussia; che... : insomma è proprio contento del suo viaggio, il conte di Cavour. Anche il principe di Prussia conclude come, tutto considerato, quel Cavour non sia poi il rivoluzionario che alcuni _descrivono; e infine il rappresentante della Francia conclude che « décidément le comte de .Cavour a fait là. cònquéte du prince régent ». Quel principe reggent~, dodici atjni dopo, sarebbe l'Impe~atore di Germania. . Cavour ha sempre vigile il desiderio di mantenere relazioni di 'COrdialitàcon gl:i Stati tedeschi, si giova sempre d'ogni occasione per dimostrare all 'Alemagnà l'errore da questa commesso nel 1848 e il vantaggio di non soccorrere l'Austria nella lotta contro il Piemonte. Lunghi colloqui e periglios<; trattative intercorrono tra lui e il conte Brassier, inviato plenipotenziario di Prussia presso il Re Vittorio Eman!]ele. Questo conte Brassier è giun~o a Tori.qo inzeppa~o di a,1larmi, crede Cavour un enigma scatenato fra l'ingegno e· la fo!Jla, un dinamitardo col qÙale si debba parlare avend9 in pugno la rivoltella. Si stupisce di trovare un signore . tutto garbo e finezza, animato da una febbre della quale l'interlocutore finisce col sentire il riverbero:. tutto sincerità, privo di trabocchetti. « Cette habitude - gli dice Cavour - que l'on attribue atix diplomates de déguiser leur p~nsée, elle ne trompe plus personne: je dis bien ce que je pense ». Biblroteca Gino Bianco
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