Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

specchi concavi e convessi pensando al Duce discusso nei seggi, fra ballottagg:i voti schede schedine cabine e altre simili artiglierie della fiera tattica elettorale. Ma tant'è: Mussolini è sconfitto il I 919 nella battaglia cartacea; vince contro di lui un nome e un cognome di cui il ricordo è difficile; è solo nel '21 che Mussolini è eletto plebiscitariamente in due collegi: entra alla Camera e, spregiando la qualifica di reazionario con la guale i disertori del tempo accerchiano i combattenti, siede alla destra; è il solo rivoluzionario d'un'età d'un regime e d'una storia·; saranno modificate le carte del continente e il numero degli imperi. · Ma è sempre qualcuno che presente il cammino dell'eroe, e ogni eroe ha il suo vaticinio. Manzoni, passeggiando con Berchet sul lago di Pallanza: - Quell'omino - dice - promette assai bene - : quell'omino, nel confidenziale linguaggio meneghino, è Cavour; e l'Arconati si sciala a narrar l'episodio. (Cavour ha sempre caro il grande romanziere: quando inaspettatamente l'udinese Cernazzai, per onorare in lui il proposito dell'unità italiana, gli fa morendo un legato, Cavour pensa di passare il legato a Manzoni, decaduto in povertà mascherata e penosa: il progetto non è attuato, non per colpa di Cavour. E quando, il 18 febbraio 1861, s'inaugura a To1ino la prima riunione dei rappresentanti di quasi tutte le province italiane, Manzoni, pur curvo sotto il peso dei malanni, vuole essere presente in Senato: dopo la votazione, esce al braccio di Cavour; la folla, assiepata in Piazza Madama, applaude i due grandi: - Questi applausi sono per voi - dice Cavour a Manzoni, e Manzoni, applaudendo anche lui verso Cavour: - No, sono per voi - : Manzoni è pago d'aver previsto i tempi e d'aver divinato in Cavour il dominatore, quando ha scritto: « Il Conte di Cavour è il vero uomo di Stato: ne ha tutta la prudenza e ne ha tutta l'imprudenza>>. Anche tutta l'imprudenza: a scorno di quei tremebondi messeri, sempre angosciati -sul dubbio, che vivono portando la_loro spaurita animula come le mani mozze dei martiri sul velluto crèmisi). Ma anche per l'eroe dell'Impero è il vaticinio, in anni lontani e oscuri, allor. che il fragore delle spade sembra solo una pagina· scappata fuor dalla rettorica; e pare impossibile Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==