aprile '24, («.A chi l'Italia-? a citi Roma? a chi tutte le vittorie? »); a Napoli, il 16 settembre '24 - e si nòtino le date - (« A chi il sacrifizio? a chi la gloria? a chi l'Italia?»); a Rimini, il 21 settembré successivo, (« A chi l'Italia? a chi la disciplina? a chi il sacrifizio? »); a Ferrara, il 22 settembre, (« A chi l'Italia? a chi Roma? a chi il sacrifizio? »): sempre, dal cuore delle moltitudini, in una presa di possesso giammai smentita, s'innalza a squarciare l'aria come un patto vermiglio il grido di « A noi, a noi, a noi!». Ma che cosa promette questo Capo perchè i ranghi affermino sì appassionato il diritto? Ognun vede: Roma, l'Italia, e cioè un'aspirazione ideale e non un vantaggio di cosa terrena, _una responsabilità e non un privilegio, un impegno e non un utile; poi, più concretamente, il sacrifizio la disciplina la battaglia: il bivacco? no; il levar delle tende. Talvolta, poichè giustizia impone, il Duce deve chi;uire che il dovere non è solo una conquista del Fascismo; è una legge per tutti. A Milano, il 4 ottobre '24: « Riconosco il vostro grido ch'è un grido di promessa e di .fede. Riconoscete voi il tiostro Capo?». (L'urlo: ~ Sì, sì! -). « A chi la disciplina?». L'urlo, gioiosamente: - A noi!. Ma -il Duce precisa: « La disciplina è per tutti». A Gallarate, il giorno. dopo: « A chi il combattimento? a chi la disciplina?» ~ A noi! -. Ma il Duce precisa: « A tutti gli Italiani devoti alla Patria! ». Altre volte si stringe il giuramento, un giuramento volontario e privo di coscrizioni, un arruolamento in massa verso i destini che saranno, un'offerta di oggi e di domani. A Novara, il 25 ottobre I: « Tutto ciò ch'è tramontato non risorgerà mai più. Lo giurate voi? ». - Sì! -. A Bologna, 29 ottobre II : « Siete disposti a rinnovare e riprendere la marcia?». - Sì! --. A Roma, 6 aprile II: << lo vi domando: assolverete voi questi doveri?,. - Sì! -. « Ebbene: io accolgo questo vostro monosillabo come la formula d'un giuramento sacro>>. A Pc1lermo,5 maggio II: « Ebbene, o popolo palermitano, se domani. è necessario, sei tu pronto a marciare?». - Sì! - All'Augusteo, 4 novembre III: « Gioventù d'Italia, saresti disposta a morire pur di vincere? >>.- Sì! --. A Palazzo Chigi, 23 marzo III:· « Siamo 801 51 Bi a Gino Bianco
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