Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

manifesto, della stretta di mano, dell'appoggio governativo, d'un pìzzico di marsigliese e un po' di fitte schiere del sol dell'avvenire. Così il popolo sovrano tesse e ritesse la sua perpetua pena; se i generalissimi della democrazia leggessero l'i< Odissea ll, si potrebbe anche citare l'inane sperare dei Proci; ma essi leggono, con leggera apostasìa, i libri-mastri delle' società a catena; nulla da sperare! Mussolini ha instaurato, primo in tempi moderni, queste forme di consultazioni nazionali, in dove, adunato il popolo .al suono delle sirene, direttamente gli parla, lo interroga, lo impegna; contro tutti gli Abrami che, a vendicare l'esilio del ghetto, rimasticano disperatamente le note ceralacche del- ! 'asserita dittatura; contro tutti i filodrammatici del liberalismo che, per ridare emulsioni al marasma delle dottrine decrepite, s'attaccano sconsolatamente al secco poppatoio della statua dell'Hudson; contro i dignitari delle volte stelfate, che, a riincollare gli ìdoli infranti, van tuttora mugolando di forza e di consenso, Mussolini si espone allegramente a questi formidabili interrogativi che egli pone alla folla e ai quali sarebbe facile rispondere con il silenzio, senza individuazioni e senza compromissioni, se non guidasse l'amore o se facesse crepa il dissenso. In ispecie, nelle veramente radiose gìornate di maggiore . cimento, . il Duce ama questi colloqui, dove il monosillabo della folla - il no, il sì - segna il polso dd paese: così, non scherano di occulte intese, ma attore di coscienti fati, il popolo non subisce; agisce. A Firenze, il 19 giugno del '23, dal ba!cone di Palazzo Vecchio: « Ditemi, dunque, se è necessario di ricomiticiare, ricominceremo? )), (La folla: - Sì, sì! -). « Questo vostro urlo potente più che una promessa è un giuramento che sigilla cl'Italia del passato. Camicie Nere! A chi il combattimento? A chi la gloria? A chi l'Italia? )). Ad ogni domanda si leva l'urlo come acciaro splendente: « A noi! a noi! a noi/)). };: su altre piazze le domande si rinnovano: in Abruzzo, il 22 agosto '923, (« Chi garantisce che l'Italia non perderà più i contatti con le opere della sua redenzione? )). La folla: -'- Noi! - E ancora: « A chi Roma? a chi l'Italia? a chi il Governo fascista? ))); alla stazione di Laterina, il 27 . 800 Biblioteca Gino Bianco

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