interrompe· 1a solita voce, interprete di tutti: t< Secolo per secolo, Duce! >>. Il Duce stringe: << Siete voi sempre pronti a fare quello che vi dico per la potenza e la grandezza del popolo italiano? ». La folla ora è tutto un vulcano: - Sì, sempre; sì! sì!-. L'u settembre dell'anno IV, dopo la terza esecranda aggressione alla concordia nazionale, la folla reclama giustizia sommaria. Egli si mostra nella virile tranquillità del Capo, deciso a salvare il Paese dalle nefande orditure: « Romani! nel grido formidabile col quale mi salutate per la terza volta 11 questa ringliiera... (una voce possente: - L'ultima! l' ultima! - )... io sento tutta la pienezza della vostra fede (la folla, bruciante d'odio e delirante d'amore: - Sì, sì, sì! -). Un gran popolo, come è indubb.iamente il popolo italiano, tiene davanti a ogni eventualità perfettamente i nervi a posto. (Una voce, ribellandosi: - No! no! Il Duce è uno solo! - ) ...Credo che bisogna applicare altre misure; e questo dico non per me ... (una voce; più voci: « Tu sei la Nazione! Tu sei tutto! ») -. lo preannuncio delle a.zioni che svilupperò con quel metodo, con quella tenacia e con quel sistema ... (una voce: - Fascisticamente! -) ...che stanno alla base del carattere del nuovo italiano fascista. Camicie Nere! (la folla: - A noi!) -- ... A noi per tutte le battaglie e per tutte Ie vittorie I », Il 9 maggio XVI, il Duce ha parlato, il mattino, da Palazzo Venezia; ancora al pomeriggio il popolo si aduna, senza i"ntesee senza appelli, per un istintivo richiamo; e lo invoca. Egli si affaccia: « Perchè mi domandate ancora delle parole? ». Una voce, prontissima: - Perchè le Tue parole ci son tii guida! -. Il Duce: « Non vi sembrano abbastanza· eloquenti i fatti? ». La folla: - Sì! sì! -. Il Duce: « Quelli di domani lo saranno ancora di più ». Così il popolo ritrova nelle parole di lui la mistica potenza· di certezza e di grandezza che la piazza difficilmente conquista, ma alla quale si lega per la vita e per la morte sol che riesca a farne la sua verità umana. Allora le piazze diventano caserme; le folle, ranghi; le case, scuole.. Oltre la voce isolata, è il colloquio col popolo, un popolo che nòn si suddivide in partiti, che non è livella!o dal comune BibliofecaGino Bianco
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