biatura del grano; sembra ovunque che egli sia nato proprio vestito così, e che proprio non potrebbe vestire in altra guisa, in nessun 'altra. Non solo pe! le creature egli porta quest'armonia, anche per il significato delle cose. Il giorno, il colore, vivono in lui. Potrebbe concedersi, preso nella sua opera titanica, la distrazione di non -scorgere qual tempo faccia e di qual verde sia quel verde; potrebbe non aver tempo di mettere il tempo fra le sensazioni necessarie. Pensate invece al Suo « Diario di Guerra »: egli è costretto a segnarvi che il 22 settembre è una « giornata meravigliosa di sole >>; il 24, ancora meglio, è una « giornata di gran sole; nel bosco è un lento cadere di foglie>>; il 25, ancora sole, ma è « il sole - un po' stanco - del settembre >>; e le giornate si svolgono così, puranco dalla lor tinta segnate: IO ottobre, « mattinata meravigliosa, di .-ole, orizzonte limpidissimo »; l'II, eguale, « meravigliosa mattinata di sole >>; il 17, « la mattinata si annuncia calma, c'è in alto un sole meraviglioso>); poi l'aria si rattorba, il diario nota: 25 ottobre, « cielo di tempesta, il sole non riesce a rompere la cortina di nuvole >>; 30, « mattinata grigia di pioggia e raffica »; 1 novembre, « il cielo incupisce >> : la Conca di Plezzo· è « inondata dal plenilunio », l'Isonzo è « ceruleo », in lontananza si vede « la linea azzurra, appena percettibile, dell'Adriatico >>; e il 31 marzo « una linea sottile di porpora annunci-a il sole. Se fossi un poeta! >); e il 29 aprile •< i boschi offrono tutte le più delicate sfumature del verde >>; ed eccoci infine a Conegliano i cui dintorni « sono, certo, fra i più panoramici di tutta la Carnia. Questa regione afferra il cuore >>. È dunque una permanente rete c;li rapporti tra l'uomo e le cose, una vigile sensibilità di ogni incidenza, un richiamo pronto tra l'occasione e le cause, un coonestare la circostanza apparente alle ragioni essenziali. A Rovigo, nel '23, anno I, quando Mussolini non ha ancora creato negli italiani questo senso del moto e del rischio, e alcuni senatori immobili si scandalizzano - come abbiam visto - che il Presidente del Consiglio monti a cavallo, e non è statuto di alcuna ·costituzione che contempli un Capo di Governo a pilotare un aèreo, egli parla al popolo, il 2 giu794 BibliotecaGino Bianco
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