Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

ricerca di effetti vocali e mimici che smascherava quasi sempre nell'oratore il penalista di vecchio tipo. Tutto questo ci pare' - non è vero? - immensamente lontano nel tempo; ed è, senza dubbio, immensamente lontano dallo spirito e dallo stile della nostra éra fascista. Ringraziamone Iddio! ». Alessandro Melchiorri: « Scarna, breve, recisa, senza retorica, dev'essere l'oratoria fascista, senza fronzoli inutili. fu essa ogni parola deve costituire un fatto, ogni parola deve avere la sua precisa ragione di esistere ». Pietro De Francisci: « La, parola è sempre il più efficace mezzo di persuasione. Ma penso che l'oratoria dovrà mutare stile ed essere formata più di idee e di cose che di parole. Non vedremo certo più gli oratori che usavano "diem dicendo consumere". Ma sarà tanto di guadagnato per tutti». Si vede: è condannata la rettorica, concordemente; si proclama un amore universo per il liscio periodo con soggetto verbo e attributo. Tuttavia, quando ascolterete alcuno di questi oratori interpellati o comunque un sommo oratore del tempo mussoliniano, troverete che la felicità del successo non è ne!l'enunciazione segmentata; ma in quel fare rivivere ardentemente uomini e cose, nel ritrovare le calde temperature della tensione, nell'individuare gli dementi di vita che come tali sono appunto nella vampa, nel violentare emotivamente la passività di chi ascolta costringendola a pensare o a credere. Quest'insurrezione a favore del parlar semplice e nudo si giustifica per la stanchezza dell'eloquenza degenerativa che dominava da anni cattedre e tribune. La parola era solletico non al sentimento ma .al pietismo, una tavolozza senza toni perchè le ombre si facevano tutte accese: quest'oratore (vecchio-regime) poteva impunemente parlare nelle più disparate vicende e l'improvvisazione era faciie perchè immune dallo spasimo della gestazione; Del Croix deve dire in qualche punto che si parlava con l'indifferenza del cane che alza la gamba, di contro il muro della chiesa o della bettola: l'idea non era tanto nel modo di sentirla, ma nel modo di esprimerla. L'uditorio, adusato a questa scuola, si compiaceva della barda- .. tura dell'eloquio e non pensava a spogliare l'orazione per vederne il corpo: rachitismo in marsina •ecolletto:· « Il a tre, BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==