Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Insomma l'eloquenza non ha spianato le rughe del parlamento; talvolta essa ha destato gli spiriti folletti de;l'ambizione, talvolta ha insinuato l'errore che non si possa fare il proprio dovere se non parlando a bocca aperta, talvolta ha disperso quell'odore intimo di semplicità che non è l'ultima delle grazie umane. Siotto Pintor ode i bei discorsi, magniloquenti; poi annota: « La Camera è una moltitudine inquieta, dove nessuno vuol far da soldato, ognuno piglia l'aria da maresciallo; irrefrenabile e quasi totale il fregolo dei discorsi interminabili: parole senza sugo, tiritere senza scopo, . I ciance sonore. ... >>. Quest'oratoria è amara, nemica, scissa, pugilistica: questi onorevoli sono tormentati, opposti, erranti, l'un dell'altro diffidente, l'uno all'altro sospetto; e gli anni si consumano lenti, tra la stanchezza delle superate elezioni e l' ansietà delle prossime; la vita non è allegra; il deputato sbottona il colletto, sospira allargando i polmoni, si affida al domani al presidente del consiglio al capo elettore, e prepara le improvvisate ire del discorso battagliero. Il tempo è statico: cc afflictis lentae, celeresque gaudentibus · horae >>. Montecitorio è agitato; e dire che, non lontano, è l'Arco di Costantino elevato « Fundatori quietis >>: ma il fondatore della quiete non conosceva l'affanno delle urne nè concionava in parlamento. Tali vicissitudini non autorizzano tuttavia la crociata che da alcuni si compie contro l'eloquenza: questo fastidio che si affetta verso il\ parlare - che non è sempre il contrapposto dell'agire, essendone talvo'.ta anche la determinante - è incòngruo ed effimero. La Parola è l'attributo non mai clisgiunto da ogni grandezza. Fu un blèso, certo, a~ inventare la favola del « tutto ciò ch'è profondo è muto )); Flaubert, che 4a il tumulto del pensiero; scrive invece: e< penser c'est parler )>. Ed egli, infaticabile òrafo dell'espressione, tormentato dal perpetuo richiamo dell'essenzialità e dell'eternità della morte, trova nella parola la forza piena cl.ellavita. 780 B_ibliotecaGino Bianco

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