con la trincea, combattente di ferro dritto e di ferma idea; ddl'on. Tarabini, uomo d'armi, del quale i maligni sussurrano che per civetteria tinga in bianco la chioma sul volto ventenne; quella dell'on. Landi, tra gli oratori di maggiore successo per quello stile pacato e denso che contrasta con l'indiavolata e slogata agilità del suo corpo peso-piuma; quella dell'on .... Ma non si può fare un elenco: tutte le facce parlamentari passano sotto il rasoio cavaliere del cav. Silvestrini; dal faccione tondo dell'on. Dalla Bona, sventagliante in giuste dosi bontà e malizia, al faccino biricchino dell'on. Baldi, su cui si legge la soddisfazione della sua ultima vittoria fo. rense ... Il barbiere conosce tutti, sa di tutti il segreto facciale ch'è una parte del segreto interiore; la vita passa massag~ giando le gote parlamentari e affinando i polpastrelli in questa permanente consuetudine con pelle umana di prima qualità. Ma, quando la Camera tiene seduta, occorre talvolta sfuggire in tutta fretta dal rasoio del barbiere, chè di botto trillano i campanelli, campanelli in tutti i corridoi, campanelli a distesa e a rincorsa, lampadine che si accendono, richiami visivi e auditivi: è iniziata, nell'aula, la votazione; il_ presidente, premendo un solo tasto, riempie Montecitorio d'un trillare ininterrotto, i deputati, cui sembra concesso di assentarsi durante il discorso dei colleghi, sono ora invitati ad ac4:orrere alle urne. Ancora i campanelli suonano, come un persistente invito alla coscienza degli « onorevoli colleghi »: si vota. Nell'aula, le donne i cavalieri e i cavalli dipinti 0 da Sartorio, in un fregio pittorico lungo oltre cento metri e alto oltre tre, le une atticciate con petto arringante, gli altri al galoppo verso non si sa quali mete, non si riposano mai; da anni li agita il vento d'un'interna passione imprecisata: sono 208 figure, tra uomini e quadrupedi, e certo intendono glorificare la potenza della stirpe. Anche di sera, nell'aula, è tutto chiaro; attraverso un sistema di lampade invisibili, riflesse sul lucernario, si è soppresso l'avvicendamento del giorno e della notte, la stessa luce diffusa avvolge il mattino e il tramonto, se non fosse per qt1ei due tondi ed ·equanimi orologi, infissi sulle pareti la-te757 BibllotècaGino 8Janco
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