Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

lievitava ndla patria del gin e delle « libere istituzioni», all'ombra di Buckingham Palace. Perchè la guerra attuale nasce da quell'annuncio, il qua'.e non era solo ad uso ipterno; ma allevava l'intimo presupposto della rivoluzione europea: il parlamento aveva ·legalizzato, col gioco baro delle urne e del'.e palle, le prede corsare a vantaggio dell'isola pirata, il monopolio delle materie prime, il trattato di Versaglia :_Mussolini poneva la miria in quel punto sensibile del dèmos d'Europa nel quale si erano sistemate le iniquità contro i popoli. Senza fare un falò degli sta'.li del parlamento non sarebbe possibile quella t.ile cc pace con giustizia ii. Questo ora è palese; ma in quel tempo, a intendere la lunga traiettoria del pensiero mussoliniano, non fu che una sola persona: Hitler, naturalmente. La rivoluzione nazista ha lo stesso fermento antipar'.amentare. Hitler si pone contro quella che egli chiama « la più pettegola istituzione di t;tti i tempi», dove - udite udite - cc le oche parlamentari sparavan più sciocchezze di quante ne avesse pronunciate durante molti secoli tutta una dinastia di imperatori», _dove - con ricorso alla zoologia e con molta irriverenza alla Camera dei Comuni - le redingotes son da lui chiamate « cimici parlamentari», dove agisce cc una massa quasi selvaggia, gesticolante, urlante, e sopra di essa un povero vecchio che si sforza col sudore della fronte e col suono d'un campanello di jalvare la dignità della Camera ». Se Mussolini ritiene che il meccanismo del parlamento schiuda le pdrte anche alle «comparse», Hitler afferma che cc l'ultimo piantone di caserma è stato più utile alla patria del parlamentare miglio~e ,i. L'innovazione mussoliniana di trasformare l'Assemblea degli ,, eletti n in un organo corporativo-rivoluzionario trova il commento negli interrogativi hit'.eriani: « Ma non è assurdo lasciar decidere in materia di trasporti le stesse persone che il giorno dopo dovranno decidere in materia di politica estera?... La più grande azione non è forse la protesta del genio contro i rappresentanti della massa? ,i. Ecco che le due rivoluzioni sono fuse in quello stesso principio che fa dell'economia una forza politica: « Tutto nello Stato, niente fuori dello Stato i,. Ed Hitler: « / Sindacati sono necessari sopra tutto quali pieBiblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==