la giurisdizione ecclesiastica e il diritto di asilo, eliminando privilegi che la matura coscienza politica identifica in indebite prerogative. S'inàugura la dottrina e la prassi del libero scambio, attraverso trattati commerciali con la Francia con l'Inghilterra con il Belgio; si procede alla perequazione dei tributi, si crea un diritto cambiario, si abolisce la tassa legale degli interessi, si adottano previdenze per un commercio e per un'industria a tipo nazionale ed esportatore; tutta la vita si volge verso forme moderne che presuppongono uno Stato, non più ristretto tra le interessate protezioni e cosfrizioni straniere, ma padrone di sè e del suo domani. Camillo Benso di Cavour è il genio del tempo. Egli ha sperato, o temuto, apprendendo che Radetzski, dopo le Cinque Giornate, è fuggito da Milano nascosto in un carr_odi fieno, che la diana della patria suonasse senza che egli dovesse uscire dai ranghi, e forse ha ricordato Barbarossa, anche. questi scappato d'Italia, in un carriaggio, a serbarsi per l'ingloriosa morte del bagno di Cidno; ma, dopo questi centoventi giorni, Radetzski ritorna a Milano, ed è a cavallo, impavido, accanato di vendetta, troppo sicuro di sè e dei suoi soldati, anche lui destinato all'espiazione finale. Cavour volge gli occhi all'istituto parlamentare; l'istituto ha per ora le gramaglie. Una sera avvertono il ministro di Pio IX, Pellegrino Rossi, di non andare alla Cancelleria il giorno dopo, la congiura è nell'ombra. Rossi scrolla le spalle (anche Cesare, avvertito, aveva scrollato le spalle), e il giorno dopo, lungo la strada del Parlamento, cade nel sangue: è il pugnale di Gigi Brunetti, figlio_diCiceruacchio, popolano, garibaldino ed eroe della Repubblica Romana. Ma quel braccio è armato dalla propaganda, dalla polemica, dagli articoli del Contemporaneo: Pietro Sterbini ingiuria per la stampa Pellegrino Rossi e Pellegrino risponde sul Monitore che vi sono lodi che disonorano e biasimi che onorano. Tuttavia Cavour intende che il volo bisogna spiccarlo dal Parlamento: sulla sua culla aleggiano grandi auspici, chè egli è stato tenuto a battesimo da Paolina Bonaparte e dal marito Camillo Borghese, il nome gli è anzi statò imposto dal Principe padrino. Non importa se il conte sia piccolo di statura, come fatto più per la poltrona che per l'arengo; se 74 BibliotecaGino Bianco
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