Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

:vivere in coorte, ma due pianeti nella stessa orbita finiscono con lo scontrarsi, mcontrandosi. Invece i due Condottieri sono una voce sola, e anche questo va messo a conto dell'eccezionalità del nostro tempo. Affinità dell'eroe? non basta; l'eroe non sfugge a'.le risse della sua umana orditura e Roma, la sola terra e la sola èra (prima di questa) alla quale fu concesso di avere nella stessa età comandanti fuori statura, fu anche l'arena delle lotte titàniche: Mario e Silla, Cesare e Pompeo, Augusto e Antonio. È anche, e sopra tutto, l'affinità de'.la vita umana che lega i due Capi, la bellezza d'una sorte che li fa passare, nelle loro vigilie, traverso le stesse soste, le stesse esperienze, le stesse spiazioni del carico profano, sì che la loro insegna di co1J1andosi va nutrendo delle stesse reazioni, talvolta delle stesse paro'.e. La mediocrità dell'epoca nella quale nascono tenterà. più volte di tirarli entro il muc- • chio, cercando di guarirli dalla loro divina follia, ma essi - con l'aiuto di Dio - non ne guariscono, e in quel loro bàttito di giovani accampati contro il mondo è il primo respiro del secolo rivoluzionario che da essi prenderà nome e sostanza. Le stesse costrizioni, le stesse evasioni. Mussolini, pròfugo sconosciuto straniero, una sera sente inappagato financo il desiderio del desco; al mattino, con quelle sue mani che dovranno plasmare la geografia dei continenti, deve pur caricare secchie di calcina, a Orbe, 32 centesimi l'ora; bisogna vivere. E Hit'.er?: << Cinque anni - dice - durante i quali dovetti guadagnarmi il pane come operaio avventi.zio e più tardi come misero pittore: un pane scarso che non bastava mai a sfamarmi. La fame fu in quel tempo la mia fedele compagna, che non mi abbandonò mai, che divise con me ogni cosa ». C'è quanto basterebbe per sistemarsi in una perenne protesta contro la vita; ma il genio ha le sue consolazioni interiori; sa •vivere con se stesso e sa vivere nel folto, solo l'uomo mediocre è sbattuto nella maledizione de'.le due dette e note impossibilità: quella di non sapere esser mai solo, quella di non sapere essere sempre solo. Mussolini, giovane, ha le corde del violino, e.pensa a Ghinoss, l'ultimo rapsodo di Romagna, che sperperava le musiche nel suo girovagare per le strade 742 BibliotecaGino Bianco

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