Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

« gli Italiani riconoscono nel mare_un eleme;nto di potenza nazionale ». Alla _secondaAssemblea le ragioni son dette più spècificamente ed essenzialmente: cc Tutta l'Italia è sul mare. Trenta capoluoghi di provincia sono sul mare. Roma .stessa. è sul mare. La geografia è il dato immutabile çhe c,ondiziona i destini ai popoli>>. Nel discorso della terza Assemblea le affermazioni raggiungono un clima più perentorio; la verità urge; l'Impero deve vivere, traverso il mare, per la madrepatria e con la madrepatria; Mussolini - ricordiàmolo - pose con una sua lezione, dall'Università di Perugia, alla mente degli Italiani, il tema di cc Roma antica sul mare>>; quindi, parlando dai sette colli: cc Geograficamente - dice --,- storicamente, politicamente, militarmente, il Mediterraneo è uno spazio vitale per l'Italia», e include nel Mediterraneo <e quel golfo che si chiama Adriatico ». , La Francia si rende conto di quest'assoluta necessità di respiro del popolo italiano? Siamo al '934, discorso della seconda Assemblea: « La realtà impone di aggiungere che nessuno dei problemi grandi e piccoli, che stanno sui tappeto da quindici anni tra_l'Italia e la Francia, è avviato a soluzione». Il 1939 le cose non sono mutate, e basterebbe questo per dire che_esse sono peggiorate. Tuttavia il discorso della terza Assemblea ha più un avvertimento che una minaccia: oggi un solco divide i due paesi, la Francia « può renderlo ancora così profondo che sarà impossibile colmarlo». La Francia non ascolta l'avvertimento; si perde. Infine la pace perpetua è un mito e sarebbe una jattura per l'umanità. La pace è nemica della stòria, è il narcotico dei popoli, è la fiera permanente della mediocrità senza riscatto. L'Olimpo creò il dio della guerra e fece nascere armata la dea della sapienza, non ebbe il dio della paée; solo la prudenza degli uomini consegnò un ramoscello,d'olivo, a turno, a qualcuna delle Dee: fu più un'imbelle speranza umana che una decretata volontà divina. Questo· concetto, ora accettato anche dalle dottrine più spurie, il Duce ebbe a dire, come sempre per primo, in ·un'Europa scioperata edonis.ticamaterialistica, quella del dopoguerra; è riaffermato nel discorso della terza Assemblea, ed è sottolineato dall'ironia mussolinia74° Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==