Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

magìa della fortuna le costruzioni che appaiono loro improvvise quando si abbattono le maschere del cantiere. Si sorprende taluno che il Partito abbia conquistato cot<::stastruttura guerriera snodata celerissima, permeando di sè ogni innervatura della vita nazionale, e ne dà un merito quasi fortùito a certa educazione di caserma e di piazza d'armi. Invece si tratta d'un geometrico programma preventivo, programma di tempo e di spazio che ipoteca anche l'arbitrio della psicologia collettiva. Già nel '929 è assegnata al Pa,ese « l'atmosfera necessaria n, e gli uomini scelti non hanno la consegna del contingente, ma quella precisa 1< d'un pensiero e d'un'azione rivoluzionaria ». E non diremo che tutti, proprio tutti e nessuno escluso, in ogni settore, siano stati an'altezza della consegna: 1< homo sum >>. Ma Mussolini, nel genio suo proteiforme, risolleva, nell'ora della prova, le leve incagliate: e il popolo ha 'il tormento del di lui tormento, considerando come meno tremenda sarebbe stata la fatica del Duce se corrispondente fosse risultata l'esecuzione di ciascuno e di tutti. Una consegna rivoluzionaria, ancora nel '929? Sicuro; perchè la Rivoluzione è sempre: quella francese finì con la tragedia del 9 Termidoro e quella bolscevica con la paralisi di Lenin (la sopravvivenza è solo un gigantesco fatto da ciclopico Codice Penale); la Rivoluzione Fascista è ogni giorno ali 'inizio. Adesso la Corporazione, attraverso i due discorsi quinquennali, appare nel suo metodico sviluppo. Al terzo discorso, non se ne parla. Essa è già in atto; questo val più d'ogni parola; altra storia preme, preme il posto nel mondo. Col discorso della prima Assemblea i Lavori Pubblici hanno grande considerazione; si tratta di rifare l'Italia nel senso vivente della parola, nel significato proprio degli elementi primi, aria e acqua, bonifiche e acquedotti, e poi case strade edifici, e poi scuole e caserme, la cura del fanciullo e la necessità della difesa, l'oggi e il domani; perciò il·discorso procede per assiomi, come se sotto ogni parola stia i.m decreto divino. Infatti ... Alla seconda Assemblea il Duce afferma, senza jattanza ma con la natnralezza del seme-che sa di farsi frutto, afferma 734 BibliotecaGino Bianco

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