Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

plesso a rintracciare nella parola di Mussolini gli auspici della guerra o della pace, la possibilità di curar l'asma seduti o l'affanno delle paure nerissime; e, protagonista non ultimo del:e adunate fasciste, il sole, il sole che ha chiesto permesso alla matta pioggia marzaiola per il tempo strettamente necessario ai riti del Foro. Ora, oltre il Ponte Milvio; l'ar.ia s'incendia; si stagliano i nomi delle squadracce che fecero della morte un'allegra avventura: «Mussolini», « La Disperata ii, «L'Ardita», « La Moschettiera >i; ogni tanto si riconoscono alla voce i legionari che seppero lo stesso pericolo, si riconoscono. i venti anni di venti anni or sono, s'indivìdua un comandante della vigilia sanguinosa, le acclamazioni salgono potenti e dilagano per le undici strade consolari, dall'Appia all'Emilia e dalla Casilina all'Ardeatina; sulle insegne del Partito è attaccata la medaglia al merito di guerra, perchè il Partito ha creduto ha obbedito ha combattuto ed è stato in due guerre vittoriose. << l'ardente fucina dei legionari »; il distintivo è rosso, « ha il colore di quel sangue nostro e altrui che, siamo disposti a versare ii; le fanfare intonano l'inno dell'Impero, « Salve, o Re Imperatore», che porta il ritmo dei più antichi inni pàtrii, a tqminciare da quello sardo, fierissimo, << Deus conseruet su Re ii; e quella croce guerriera, che non fu appuntata sul petto di coloro i quali caddero nelle barricate (adolescenti e anziani, reclute e veterani), ora fiammeggia, per i morti e per i vivi, sul làbaro ch'è dei morti e dei vivi. Beh! se n'è fatto cammino dalla 2a alla 3" Assemblea! dal Teatro Reale al Foro Mussolini, dalla ressa della platea alla folla dei 130.000; dall'ovazione nel chiuso al saluto che ordina il. Gerarca: « Camicie Nere, salutate nel Duce il ·Fondatore dell'Impero ii. Ma le tappe stanno nei discorsi. Questi discorsi sono plàstici, vivi di muscoli secondo le tre età, roventi secondo le tre temperature, impòstati secondo i tre orizzonti.: bisognerebbe che gli Ita~iani li rileggèssero a sera, dopo le preci al Signore, per la vita dello spirito, per la fede in se stessi e nel prossimo del proprio sangue. Qui è la storia. Il discorso della prima Assemblea è del tutto italiano : si parla in casa, chè non interessa la strada e il mondo quando 732 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==