IL PARLAMENTO SUBALPINO E LE CANCELLERIE EUROPEE IL FIGLIO DI CICERUACCHIO - CAVOUR CHIAMATO « EL PANSCIOTEL >> - CESARE E GLI \]OMINI DI CONTORNO - LA CENA DOPO LA STORIA - DESTI!'-!O D'ALLEANZA TRA PRUSSIA E PIEMONTE Il Parlamento Subalpino ha iniziato la prima seduta col discorso inaugurale del principe Eugenio di Carignano: « In Italia le disgiunte forze tendono ogni giorno ad avvicinarsi e quindi v'è ferma speranza che un comune accordo leghi i popoli che la natura destinò a formare una · sola nazione ». Parole che hanho il suono del metallo e sono smisurate di audacia sol che si pensi l'epoca nèlla quale son dette, mentre le Cancellerie stanno attente a captare segni e voci di questo turboiento Piemonte. Giovanni Ruffini incalza: « lo vagheggio un'Italia una, avente a capitale Roma »• . Da oggi il Parlamento è il cantiere in cui l'Italia si fa: esso dà vigore di legge ai plebisciti unitari, prepara gli animi :1lleguerre di liberazione, si aderge contro la protervia e la lusinga straniera. Talvolta.il tempo si sperde a concionare sulla forma dello Stato futuw - monarchia o repubblica, Destra o Sinistra -; ma è il lusso delle anime forti che si concedono la vacanza: quando si tratta di operare per l'avvento dello Stato uno e indipendente son_tutti fusi in blocco, tutti stretti come in cemento armato. Alcuni non hanno perduto l'estrema speranza delle trattative dplomatiche; però da più voci si grida che solo le armi decidono~ Rattazzi, Valerio, Sineo sono per la soluzione militare, essi guidano il « partito d'azione», hanno, una qivina 81bliotec? Gino ianco
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