Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

cedente, a Torino, accennava a una eventuale intesa fra Ita,.. lia Germania Francia e Inghilterra. Ora, al Senato, egli prognòstica che dalle rélazioni più o meno cordiali fra le guattro Potenze « dipendono anche e soprattutto la tranquillità e il pacifièo sviluppo degli ,altri Stati n. Egli ricorda il discorso di Hitler del 17 h).aggio, la Germania vuole la pace; ma « bisogna rendersi conto che quella attualmente in corso in Germania è una profonda rivoluzione non soltanto nazionale ma sociale, e che pretendere di giudicarla col metro della Germania del!'anteguerra è per lo meno azzardato n. Ah se i responsabili d'Inghilterra e di Francia avessero inteso il mònito finale di Mussolini! Il mònito dice: « Un voto dunque si leva ed è questo: fate, o signori di t'lj.tti i Governi, che, attraverso il luminoso varco aperto mentre k ombre si addensavano agli orizzonti, passino non soltanto Je speranze, ma le certezze dei popoli n. Il Senato di Roma, accla- , mando, delibera l'affissione del discorso; però alcuni fra i « signori di tutti i Governi n non intendono, le ombre ritornano ·e nelle ombre cova l'incendio: le responsabilità sono storicamente identificate. La prima Camera plebiscitaria si avvia al termine della legislatura; prima di finire esprime l'ormai definitiva coscienza dell'ordine corporativo. Il 15 gennaio del '934 il Capo del Governo presenta il disegno di legge « Costituzione e funzioni delle Corporazioni)) e chiede che l'esame ne sia deferito a una commissione speciale da nominarsì dal Presid~nte dell'Assemblea. La· Commissione risulta composta dagli onorevoli Belluzzo, Bottai, Pera, Giuliano, Manaresi, Maraviglia, Martelli, Morelli Giuseppe, Pala, Panunzio, Pennavaria, Razza; Rocco, Serena; e ancora: dall'on. Benni, che si consola di non essere Adone diventando Giove nell'industria; dall'on. Bolzon, travolgente oratore che disdegna di parlare nel chiuso delle assemblee e vuole - a ispirarsi - l'o~ sigeno delle folle; dall'on. Costamagna, .che costruisce con ponderosi e ponderati articoli Il Nuovo Stato; dall'on. Lantini, una specie di burbero benefico che non mai riesce a sembrare truce, tanto gli sventaglia negli occhi la bontà chiara: . e ne fa anche· parte l'on. Teruzzi, il quale troverà maggior BibliotecaGino Bianco

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