q~elle che ·sono. È pur vero che le spese militari, dai 650 milioni ante-guerra, sono salite al '930 a 5 miliardi circa; ma; « a prescindere dal fatto che questo è denaro che resta a domicilio, c'è qualcuno fra di voi --:- ch'io lo voglio rimirare in volto - c'è qualcuno fra di voi che pensi che in questo· momento, nel quale tutti armano potentemente pur brlando di pace, dobbiamo essere. proprio noi a non pensar( alle ·nostre elementari, indispensabili difese, a correre questo rischio mortale? )>. Come sempre, contro ogni pessimismo o disfattismo, il Duce esprime la sua fiducia nel popolo italiano, che supererà questa crisi. E invero l'Italia ha sempre superato _qualcosa; è nel suo destino. « Il nostro popolo - afferma il Duce - è saldamente disciplinato. Dopo una crisi gravissima, come quella che seguì la battaglia di Custoza; dopo una crisi non meno grave, .come quella che attraversò l'Italia dal '94 al '900; dopo· un'altra crisi seria, e cioè quella che seguì il 1917; dopo la crisi economica, politica, spirituale non meno grave che si ebbe nel 1919-20, il popolo italiano si è sempre rialzato, onorevoli Senatori, per le sue và-tù profonde, per le virtù di questo vecchio e sempre giovane popolo italiano! ... (Vivi e generali applausi). Onde è che nel mio spirito fiammeggia una certez.za come u·n raggio di sole nel pieno meriggio di una giornata estiva: il popolo italiano, se rimane fedele a queste sue virtù, se rimane laborioso, probo, feçondo, è signore del suo avvenire, è arbitro del suo destino! ». (I senatori e i ministri si alzano in piedi e applaudono lungamente). Più volte Mussolini preferisce il Senato per dire la parola decisiva in argomènti che· appassionano la vita nazio- . nale. Il 18 marzo del '32, si discute il nuovo piano regolatore di Roma con l'assegnazione di trenta milioni da parte dello Stato per la durata di quindici anni. Roma respira nel cuore di ogni italiano; ognuno si sente cointeressato al suo splendore; la discussione al Senato è viva e combattiva, parlano i senatori Corrado Ricci, Baccelli, Spada-Potenziani, Pais, Sanjust, Boncompagni-Ludovisi e il relatore Berio. Mussolini conclude, reputandosi - come dice - « il padre spirituale del piano regolatore di Roma». ·È perfetto questo BibliotecaGino Bianco
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