Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

Queste parole sono del '927, hanno atteso il collàudo della prova: la prova giunge, pei cieli di Spagna e d'Africa; giunge, clamante, quando il IO di giugno da Palazzo Venezia la voce della storia chiama il popolo alle armi; nel cielo di Tobruck, per mantener fede alla parola assunta, Balbo paga con la vita, la vita gittata e perduta fra gli elementi primi della creazione, l'aria e il fuoco: un bel modo di saldare i conti, un modo. riservato alle creature sovrane. Un grande morire. Ma anche un grande vivere. Qual'era la consegna? « Non arrestarsi mai ». Italo Balbo non si arrestò mai, fu sempre in salita, perpetuo innamorato d'ogni altezza, nostalgico d'ogni cima, desioso d'ogni imprevisto che portasse più in. là d'ogni limite: nd senso proprio e nel senso figurato. Adolescente, è volontario in guerra; dove? in alto, sulle montagne; alpino: finita la guerra c'è ancora la guerra, in,un lembo del mondo dove l'ardire di pochi è contro la potenza dei molti Governi, a Fiume; Balbo è a Fiume: adesso Ba:bo trova il suo grande Capo, per oggi e per sempre, il Capo ·di tutti, ma egli è tra i primi a credergli, squadrista, di quelli che seminano bombe e mettono, sotto il teschio e le tibie incrociate della mo~te, il motto lucentissimo del (< me ne frego » : Quadrumviro, e non ha che ventisei anni; ma non si diceva ch'egli è un capo? e Capo in verità si diventa, a patto di esservi nato: Governatore, in pace e in guerra, bonificando le zolle e mitragliando il nemico. · Quando ascende al Sottosegretariato dell'Aeronautica, si accorge che non può dare l'esempio, gli manca il brevetto di pilota: lo conquista in un mese. Da oggi gli sono libere le vie del cielo: trasvolatore degli oceani, porta l'ala e il nome d'Italia fra le genti lontane; e nel moltiplicarsi del ·suo sorriso continuo, in quel suo sorridere di fanciullo gustoso di vivere, in quella sua letizia senza ombra e senza jattanza nella quale si concludono le prodi, gesta, gli stranieri riconoscono un segno del! 'Italia nuova per la quale la grande sorte è ridotta a quotidiana misura. · Perchè Balbo è veramente· l'italiano fascista, e ci ricorderemo tutti della sua man;era d'interpretarsi e di darsi: oh se ce ne ricorderemo! Quella sua inquietudine priva di soste che a ogni approdo gli dà la febbre del varo, quel senso BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==