lonizzatore, ·s'era imbattuto con l'ottava di messer Ludovico risonante dalle sale di Palazzo Paradiso e col canto del viaggio di Astolfo negli spazi sidèrei; _infine, per la consuetudine della morte in fiamme, s'era fermato più volte, nella Piazza Maggiore, alla piastra rotÒnda sulla quale arse il rogo di Savonarola, domenicano di popolo vero. Così egli riuscì a riempire la breve esistenza di ferro e di gloria, ma l'eroe nasceva da un cuore di poeta, com'era palese·dal suo stesso parlare. Le parole se le portan via il vento e . · l'evento, questa è un'umana fortuna; talvolta, per i privilegiati, è un danno: gli eletti sono manifesti pure nel linguaggio, e l'opera vi trova il suo specchio. Ecco i discorsi di Balbo alla Camera; non .si possono rileggere senza emozione, chè già in essi, a meditare, ritrovate oggi il fascino della sua vita e il segreto della sua mÒrte, l'offerta perpetua, la misura sacra dell'esisténza sul metro delle smisura-te e volontarie audacie, com'è proprio degli eroi felici per i quali la morte è la spiegazione della vita, e l'una e l'altra si somigliano: intanto sembra financo inverosimile come egli riuscisse, in un'aula non più grigia ma sempre chiusa e stretta dagli strapiombi del regolamento, à farvi alitare ventate di poesia pura come i canti dell'addiaccio e il rombare dei motori, la gioia della partenza e 1'inno dell'arrivo, l'ala e l'èlica. Parlò non frequente, parlò quando fu necessario, eh.è sotto la parola era sempre un'impresa, e l'impresa. ·non è giorn,:1liera, appartiene alla storia che ha le sue date nelle maturazioni fatali. La prima volta, da Sottosegretario ali' Aeronautica, parlò per comunicare il volo ardimentoso giunto a Porto Nata! e diretto all'America Latina, febbraio dell'anno V. Pochi giorni dopo, egli fa la storia dell'ala d'Italià e ne riconosce le consegne assegnate dal Duce: « Il Duce; raccogliendo nel 1922 l'ala anchilosata, ne annunciò e promosse la ricostruzione... L'aeronautica è guidata da un comandamento: non ar_restarsimai ... Jyfai gli Italiani permetteranno ad un'ala avversa di violare il cielo delle loro belle contrade, senza che queslala sia abbattuta ed infranta, senza che, saettando per le stesse strade dell'aria, una rappresaglia implacabile non vendichi l'offesa, non ritorca il dànno ». ibl;otecaGinoBianco
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