Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

importante sul bilancio dei Lavori Pubblici. Caddi per pochi voti nella legislatura passata; e ritorno alla Camera dopo un magnifico plebiscito ( 20 mila voti di preferenza e 96 mila di lista) decretatimi dalla mia provincia di Cosenza e dalle altre due province calabresi di Catanzaro e Reggio, dove il mio ingegno e la mia dottrina sono altamente stimati. Nei pochi mesi di sosta nella vita politica, ho ripreso con l'istesso incontrastato successo il lavoro professionale; e non ho mancato di cooperare alla vita legislativa del paese, coprendo la carica di commissario per la nuova legislazione penale militare insieme ai migliori giuristi d'Italia». Bonardi Italo è fascista, e giunge alla Camera col Fascilimo: anche Carlo è fascista, ma vi giunge sin dalla XXV legislatura, unico d'una lista democratica <lei quali parecchi ,ono i soccombenti, e tra i parecchi è un ministro, !'on: Da Como. Fascista è l'on. Domenico Brunelli; pipista, !'on. Bruneili Tomm;,iso, centro sinistro. Giovanni Cao è sardo, conte, sottosegretario, bruno, e di gestire ondoso; sogna vite inimitabili e prodigiosi eventi, in un romanticismo straziato di aristocratico che veda demolire l'ultimo verone delle castellane e di capitm del popolo lìenza compagnie di ventura: Umberto Cao è, più semplicemente, un civilista, docente di procedura civile e di consorzi granari, anche lui nobile, inoltre commendatore, infine fondat_ore di quel Partito Sardo d'Azione la cui azione si esaurì nei discorsi di lui e di Mastino, quest'ultimo veramente terribile solo nel cognome e per tutt'altro pacifico sin nelle ossa facciali. Vinçenzo Casalini, altro sottosegretario, acuto ardimentoso e rasatissimo: Giulio Casalini, veterano d_iquattro_ legidature, baffi e barb·a copiosi, vive alle sorgenti dell'esistenza poichè, medico, è direttore del dispensario per lattanti a Torino. Franco Catalani, gigantesco e sontuoso, è il figlio; sembra il Nettuno del Giambologna passato dal barbiere e vestito da un sarto alla buona: Vito è il padre, cacciatore che si ritiene infallibile e avvocato idem, vittorioso in Basilicata nella lista aspramente combattuta da Nitti. Ma la Basilicata assegna il I, 686 BibliotecaGino Bianco

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