Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

pido ))' risponde: - non vorrai, spero, rendermi responsabile del modo con cui mi attendi --; oppure quando racconta il volo in aereo d'un intrepido collega che, uscito - all'arrivo - dalla cabina, è pallidissimo, il pilota gli domanda, compassionevole: - è la prima volta che volate? -, e il collega: - no, è l'ultima. Un'altra curiosità da notare è la coesistenza alla Camera di alcuni cognomi eguali, di rado avvinti da parentela, più .pesso politicamente avversi o almeno indifferenti. Un confronto tra la XXVIII e la XXVI legislatura, la prima Camera totalitaria e l'ultima prefascista: Franco Angelini è lo studioso di corporativismo che tutti .anno, tecnico dell'agricoltura, vivace come un cardellino, con certi riflessi così agili che ricordano il guizzar dei pesci nella palla: Armando Angelini è un avvocato clericale, che, vorrebbe fare le crociate; ma, essendo nato troppo tardi, si contenta di assumere solo l'emblema dello scudo crociato per giungere con esso in parlamento. Iti Bacci è fiumano, votato da sempre e per sempre alla Causa, il trinomio fascista del « credere obbedire combattere» è la meridiana della sua vita; i primi tempi, a Montecitorio, quel suo andare pensoso, guardando solo in avanti, lo fa apparire come chi si degni appena di convivere col prossimo; la cosa è aggravata dalla sua alta carica di Partito; ma poi, a conoscerlo, si vede che l'apparente peccato di superbia è una cautela d'istintiva riservatezza; certi uomini sono come le · cipolle,' clie, a veramente gustarle, devi giungere alle foglie più interne: Felice Bacci è un colono di Bagno a Ripoli, clericale; talvolta, nel grigio di Montecitorio, deve pensare che ha_perduto il sole la verde distesa e la ridente fi9ritura, ma non lo dice, ha di don Sturzo timore e reverenza. Alessandro Bartolomei è medico, potrebbe aver clientela cospicua chè possieM l'intuito e l'arte; però preferisce gli innocenti conversari del Transatlantico: Alfredo Bartolomei, professore di Filosofia del Diritto e di avellinese tenacia~ cade in una prima elezione, in una seconda, dice a se stesso: « o Montecitorio o morte », raggiunge Montecitorio. Due Bianchi nella·prima Camera totalitaria; il Quadrumviro, jnobliato, inobliabile; e Fausto, prestante, devoto a DiaBibliotecaGino Bianco

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