d'arte e di tavpla. Ancora sull'eloquenza Cimoroni spiega che, _« tra l'oratoria del Duce e quella di qualunque italiano, passa la stessa differenza che ricorre tra il- mùrmure della conchiglia e il rombo maestoso del mare >>. Giorgio Guglielmi: cc Sono così bene abituato e così profondamente ·colpito dai discorsi del Duce che quelli degli altri non mi interessano: « Guglielmi, rr:iarchese, autorevole, prima alla Camera e poi al Senato, sopporta con sufficiente disinvoltura il peso dei suoi non si sa quanti quarti di nobiltà sopraffina, ma almeno cinque, uno più dell'intero; Guglielmi è cordiale umano pari~etico, e non somiglia all 'on. Di Giacomo, il quale - a conoscerlo intus - è pur lui di fraterna bontà, però, nei primi approcci, con quella sua tonnellata di superiore sussiego, sembra - ollalà - venuto al mondo in un tiro a sei, con quattro valletti: uno per aprire lo sportello, uno per abbassare il predellino, uno per distendervi sotto - a brevi passi rinculanti - il tappetino, uno per annunciarlo a colpodi mazza con palla: ma, quando si possiede un'intelligenza sovrana, si ha diritto ad aver perdonato il cocchio a sei; l'on. Di Giacomo è perdonato. E ancora: Michele Barbaro preferisce il discorso di Del Cmix sull'indirizzo di risposta alla Corona; Ulisse Igliori, anche u_ndiscorso di Del Croix, quello del 21 novembre an-· no III, sul bilancio degl 'Interni; Bdloni e Bresciani, un altro discorso di Del Croix, quello del 6 giugno '24 durante la canea qu:irtarellistica; Romolo Raschi ricorda il discorso di Paolucci del 24 maggio del '25; Gangitano ricorda i discorsi di Federzoni e di De Marsica; Milano, Lissia e Armato preferiscono un discorso di Orano sul sindacalismo, aprile '26. A'.berto Verdi: « L'oratore più completo, nell'ultima legislatura, mi è sembrato Alfr;do De· Marsica, del quale ricordo con particolare compiacenza un discorso polemico, pronunciato in principio della legislatura, nel quale è_ efficacemente esaltata la missione della Milizia Volontaria ». Trattas·i del discorso del 20 novembre '24 in risposta all'on. Sokri, sul bilancio degl 'Interni. A Banelli, or senatore, uomo di ossatura grande e di ipaziosa mente, che cammina tuttora flettendo le ginocchia BibliotecaGin~ Bianco
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