sare dalle fessure delle porte, s'ingigantisce nella commozione fedele e scolora d'entusiasmo. Quel « discorso dell'Ascensione>> esalta anche uomini freddi, nei guaii il gesto del sarcasmo spacca le cose. Il sen. Vittorio Scialoja, nei saloni del Senato, definisce il discorso « un rullo di tamburi »; e si dice che Scialoja detesti le iperboli. • Molti aneddoti si ricordano delle sue felici ironie, come quando --- a Ginevra - egli non può fare a meno di sonnecchiare mentre parla un delegato monotono e chioccio, e parla e parla: poichè il suo vicino, al fine di sorvegliarlo, gli colloca per due volte il gomito nel fianco, Scialoja alla fine, spazientito, gli sussurra: - ma, amico, voi soffrite d'insonnia?-. Anche Scialoja prende partt al referendum citato: << Che cosa fareste se nasceste una seconda volta?>>. Risposta: « Ho tanto da fare per essere nato una volta, che non mi resta tempo per pensare alla seconda volta. Se tornassi a nascere, potrebbe anche toccarmi di morire appena nato. Se tornassi a nascere, potrebbe anche darsi che non fosse per la seconda volta, ma per la millesima. Se tornassi a nascere, non è detto che rinascerei uomo piuttosto che donna o scimmia o ornitorinco e così via dicendo. Tirate le somme, mi sembra probabile che non mi tocchi di tornare a nascere. In ogni modo, sarei sempre l'affezionatissimo abbonato a "Gli Oratori del Giorno" )). L'ultima seduta della XXVII Legislatura è 1'8 dicembre del '28; si chiude con un discorso del Duce che riconosce l'essenza rivoluzionaria di questa Camera fascista, ne tributa la lode, e preannuncia la nuova assemblea, la quale sarà di quattrocento membri, in conformità della ultima legge elettorale. All'ordine del giorno è la discussione del disegno « Delega al Governo del Re ad emanare norme, aventi forza di legge, per la completa attuazione della "Carta del Lavoro" »; il progetto è stato già approvato dal Senato il r6 novembre. 666 BibliotecaGino Bianco
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