Paese, dal riordinamento delle forze armate al posto d'Italia nelle competizioni mondiali. Discorso anche questo «storico», han solo perchè s'inserisce nella successione storica delle grandi ore nazionali, mçi perchè è un fatto esso stesso, creatore di fatti: è cioè la proiezione della vita d'un popolo ne'.l'avvenire, per tutta la generazione P.resente e per decenni futuri, compreso quel tempo « dal 1935 al 1940 )) in cui - il Duce annuncia fin da or~ - « l'Italia farà sentire la propria voce H. Mussolini parla per quasi tre ore: alla fine, mentre l'assemblea freme in un'esaltazione che cerca di spaziare nel grido, egli è già in se stesso, come ogni giorno, col gesto abituale di odorare il fascio di rose, giornaliero omaggio èhe la presidenza della Camera depone sul tavolo del Capo del Governo. Bergson narra l'aneddoto di quel contadino francese che, assistendo alla predica di un curato di campagna, rimaneva impassibile nella folla tutta pervasa da commozione. Redarguito, il contadino stupefatto si giustificò: « ma io, io non sono di questa parrocchia >>. Mussolini, come sempre quando parli una voce di verità e di poesia, vàlica i confini delle paq-occhie: applaudiscono ora anche Sabndra, anche Giolitti, così lontani, così diversi, così inorganicamente refrattari alla passione fascista: rria nella parola di Mussolini è tutto il rombo della parola Italia. Non pochi deputati hanno gli occhi umidi; sono uomini che hanno visto la morte la vita la folla il sorgere del sole e la luna leopardiana, in guerra e in piazza, nei giorni tristi e nelle notti meditative. Ricordo Vico Pellizzari in un'emozione che ne intaglia quel suo mobile volto fra ombre e bagliori; ma Pellizzari, giornalista avvocato oratore deputato, è pur sempre alla mercè di ogni poesia: una volta, a chi gli domandò quale avvenimento lo avesse sinora maggiormente colpito nella vita, rispose che era stato, un giorno di cruentissima battaglia presso Gorizia, quello di vedere, acèocc?lato in mezzo. la strada, immobile sotto la gragnuola di zolle e· di schegge, un gattino bianco; il segno che si poteva ancora vivere là dove · sembrava non vi fosse più posto per la vita. Così l'on. Pellizzari, minuto nei suoi 45 chili scarsi di peso che sembra poter pas--· BibliotecaGino Bianco
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