' L'on. Ponzio di San Sebastiano presenta un ordine del giorno che invita il Governo a « meditare sul monito ii del congresso di Assisi; ma altri ordini del giorno a~testano la fiducia solenne e indefettibile nel Governo: uno firmato dagli onorevoli Farinacci, Barnaba, Maggi, Ricci, Morelli Eugenio, Moretti, Acerbo, Teruzzi, Ciarlantini, Giarratana, Giànferrari, Grancelli, Belloni Amedeo, Racheli, Torre Edoardo, Boidi, Barduzzi, Locatelli, Ravazzolo, Ferretti, Vaccaro, Baiocchi, Bodrero, Guidi Buffarini, Mazzolini, Caradonna, Meriano, De Cieco; uno presentato dall'on. Manaresi, uno dall'on. Madìa; uno dagli onorevoli Baistrocchi Rossoni, Bottai; ancora altri., Mussolini pronuncia un discorso, nel quale critica le critiche dell'on. Salandra e dell'on. Orlando: è ancora un soffio di larga umanità che disperde, festuche nell'aquiloné, i risentimenti costituzionali; sotto il discorso è proprio come uno · che dica a questi àulici siri sdegnati: - via, smettetela - : e perchè? perchè è « dina.nzi ai nostri occhi mortali questa Patria, quest'adorabile Patria, che diventa ogni giorno più grande al cospetto della Nazione, che si fortific.1 nei muscoli e si consolida nello spirito, che si fonde dal nord al sud, e a poco a poco diventa una grande armoniosa famiglia >J. La Camera, fra acclamazioni, delibera che il discorso sia affisso. E in questa vibrazione, suscitata dall'eloquenza del Duce, cadono, fredde e secondarie, alc:une dichiarazioni di voto: Rossini (come si fa?) è perplesso; Gasparotto (se consentite) si asterrà dal votare; Pinzi (meno male) voterà a favore del· Governo; Insabato, a nome del « partito nazionale 'dei contadini >i (un partito che ha un generale cògnito, Insabato, ma il cui esercito non si sa dove sia), voterà la fiducia; Sem Benelli, che dalle tragedie di Giannettaccio è scivolato fra i banchi della Camera, sente di servire quell'armonia che gli sorride « sopra tutte le politiche ii e, tra un « se >i e un « ma ll, dichiara alfi.ne di « accettare pienamente le dichiarazidni del- !' on. Mussolini)); !'on. Cesare Forni, partito col pensiero di votare contro, voterà a favore dopo il discorso del Capo del Governo; l'on. Giovannini non può - credete - che « ispirare il suo voto ad un'astensione ii •. Così ispirato l'on. GioBibliotecaGino Bianco ' .
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