Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

necessari, e poichè tali fini si identificano coi fini che la Nazione persegue, così nessuna collaborazione il Governo Fascista respinge, purchè non sia interessata o dominata da restrizioni mentali. Meno ancora il Governo potrebbe respingere la collaborazione morale dei combattenti, i quali non possono dimenticare che, se oggi le cose non sono quelle di ieri, lo si deve all'azione fascista e al sangue delle Camicie Nere. Auguri di buon lavoro! Viva l'Italia! ». Non lo dimenticano i combattenti dell'Epoca: e, quando più infuria la sarabanda sul cadavere di Matteotti, io pubblico sul giornale alcune affermazioni martellanti che ancora oggi mi danno una certa ragione d'orgoglio, perchè esse sono del tutto naturali nell'anno XX; ma allora, nel folto della mischia, rivelano un pensiero e una fede che non hanno atteso il bollettino di vittoria per mettersi in gala: « Ancora una volta Mussolini ha saputo essere l'interprete della coscienza del Paese». E ancora: « Il Governo rimane inflessibile al suo posto. Benito Mussolini è un Capo che nessuno oggi può sostituire. Per lui e per l'Italia noi siamo disposti ancora a combattere e a morire, perchè egli è il Duce. E noi siamo con lui, pronti a ogni sacrificio >>. E ancora, nove giorni dopo il fattaccio Matteotti: « Mussolini si eleva di mille cùbiti su tutto quanto è stato e può ancora essere il torbido accavallarsi degli eventi>>. Poi sempre così. Naturalmente ho l'onore di essere il segno d'una campagna atroce da parte dei giornali oppositori: polemiche, diatribe, male parole; quindi la farsetta delle vertenze cavalleresche, e una ne ricordo, con l'elegante Emanuel, capo dei servizi romani del Corriere della Sera: beh, si può dire - ora che la vita privata va liscia, ienza mai un cazzotto da propinare o (quod Deus avertat) da ricevere - si può dire che erano bei tempi quelli in cui ogni mattino portava l'eccitazione d'un imprevisto e l'imprevisto d'un nemico novello! La quotidiana propaganda dell'odio comincia frattanto a fruttificare: il 12 settembre è' assassinato da mano sovversiva Armando Casalini, deputato fascista, ferreo nel suo credo politico.· Nel novembre la Camera si riunisce: l'Aventino, fuori; dentro, le opposizioni costituzionali. 652 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==