Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

A S. E. il Presidente della Camera dei Deputati. Roma. Dopo la mia deposizione testimoniale al processo di Chieti, il Partito social-massimalista, di cui ero uno dei rappresentanti alla Camera, ha reso e infine dichiarato impossibile la mia appartenenza ad esso: tanto più che - nel segreto delle sue deliberazioni - ha creduto di elevare ad accusa contro di me anche una mia recente azione intesa ad evitare un nuovo possibile fatto delittuoso, ideato da un folle. Per queste ragioni il Partito, nella lettera di espulsione, come del resto è apparso sui giornali, non ha potuto scrivere una parola di motivazione: ha atteso la data ( IO giugno) di un triste anniversario per adoprarla come obliqua ·allùsione a ciò che non aveva il coraggio di affermare. Malgrado la ribellione della mia coscienza alla sostanza e alla forma di tale deliberazione, io presento d V. E. le mie dimissioni da deputato. Con alta considerazione: BRUNO CASSINELLI ». All'Assise di Chieti, tra i difensori degli imputati, oltre !'on. Vaselli, che pronuncia una vigorosa difesa, è Roberto Farinacci il quale, da Segretario del Partito, ha tenuto imperterrito la lotta nel più triste e insidioso periodo dell 'antifascismo: la sua arringa non è solo la dimostrazione delle tesi giuridiche circa la preterintenzionalità deU'omicidio,. ma è un fiero atto d'accusa contro la m:i.cabra istigazione dell'antifascismo: in un solo anno è stato assassinato l'on. Casalihi e altre sessantadue Camicie Nere; si vuole sospingere' la Nazione nell'abisso del delitto rimbalzante; si vuole fare scala del crìmine per giungere al potere. Frattanto in parlamento Je opposizioni hanno sùbito iniziata una macabra danza di selvaggia gioia attorno al cadavere, nell'illusione di profitti definitivi. Il 12 giugno Mussolini afferma che il delitto, se compiuto, « non potrebbe non suscitare lo sdegno e la commozione del Governo e del Parlamento >>;·ilgiorno dopo il presidente del- . la Camera on. Rocco qualifica il delitto « mostruoso e assurdo>>;_ a nome della maggioranza parla l'on. Grandi, che distingue il Fascismo dal reato· ed eleva il pensiero alla « coscienza di essere degli strumenti in mano di Dio ·e in mano della storia »; parla l'on. Del Croix, che invoca dal Signore « l'amore agli uomini e la fratellanza agl'ltaliani ». Ma gli BibliotecaGino Bianco

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