Dopo l'on. Matteo Renato Imbriani che, in solo otto anni di mandato parlamentare, ha presentato 645 fra interrogazioni e interpellanze e ha propinato 506 discorsi filati filati, Modigliani aspirerebbe alla conquista di tale primato, almeno salivare. Ora domanda la parola perchè alcuni deputati fascisti hanno preso posto sui banchi di sinistra, frammischiand.osi ai deputati oppositori. Modigliani non si sente sicuro con questi « colleghi » vicino, e candidamente lo dice: - Signor Presidente, ci' si rende « meno tranquillo » l'esercizio del mandato; « ogni gruppo ha il diritto consuetudinario di occupare il proprio posto », « io mi trovo tra due fuochi>>: su questa perigliosa ubicazi.one dell'impavido Modigliani, la Camera ha la prima ilarità; altre ne verranno. Le sedute si seguono tempestose: talvolta è la reazione punitiva, come quando l'on. Maffi chiama !'on. Maggi « viveur w e << poeta alla rinfusa »; Maggi, all'uscita, gli aggiorna le idee, Maffi il giorno dopo è costretto a dichiarazioni più concilianti: tal'.altra è la beffa di schietto sapore, come quando l'on. Starace riesce a sfilare dalle mani dello stesso Maffi le voluminose cartelle e l'oratore rimane perplesso, con l'immancabile dscossa socialista rimasta a mezza frase, in aria, quale una fettuccia tagliata, (povero Maffi, medico e barbuto, che sarà vittima anche in tram del « sol dell'avvenire », allorchè un caposcarico gli tagliei;à di soppiatto mezza tesa della barba fluente): oppure come quando l'on. Barbiellini-Amidei, che porta nell'inestinguibile ardore il vaticinio della gesta volontaria e della medaglia d'oro e della morte eroica sulla trincea albanese, si apposta all'entrata di Monte- · citorio e, d'ogni deputato oppositore che entra, caudato in abito lungo, afferra con rapida mossa le falde spaccandone il tàit a bracçia stese, onde si vedono girare questi tàit sbolgiati, squartati, nell'umi)iazione delle spalle cascanti e derelitte: e altra volta è proprio lo sdegno che salutevolmente ricorre alla vis fisica, come quando !.'on. Capanni, alto e grosso quale un combattente dell'Iliade, solleva di peso con la sola destra una poltroncina vuota degli slenografi e la lancia all'estremo settore di sinistra, provocando il repentino e contemporaneo abbass.arsi delle ìnclite teste; le teste scompaiono . ' ibliotecaGino Bianco
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