Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

titolo Mussolini parie, è stata' pubblicata dal Plon di Parigi: sono le fresche impressioni di una visita che l'autrice ebbe a fare al Duce, accompagnata dal;a sua bambina, la quale anelava di vedere il vir su cui già era il volo della leggenda; vi si palesa la finezza psicologica di Mussolini davanti all'infanzia. << Oh comme tu es niignonne! ))' dice lui al'.a piccola. « C'è - afferma la scrittrice, per la traduzione di Lioriello Fiumi - c'è nella voce tanta dolcezza che la piccola, .,paurita, alza due occhi pieni di confidenza e li posa con sicurezza sugli altri occhi neri che l'avvolgono e la carezza110 >>. Ancora egli domanda alla piccola: - Alors, tu traiJailles? -. - Oui, Duce ~- - Tu joues? -. - Oui, Duce -. - Et puis ... tu pries un peu? -. « Tu preghi un pochino?>>. « La voce - nota la scrittrice - s'è fatta più bassa, più profonda, per posare, esitando leggermente, quest'ultima domanda, così -delicata. È naturale. Egli t0cca, i11 fondo a questa piccola anima, qualcosa d'intimo ormai. li lavoro, il gioco ... è l'esteriore, la vita materiale; pregare ... è dell'amore, lotte speranze conforti, è una disciplina dell' anima, infine >>. All'uscita la bimba si confida con la mamma: - Oh come sono cqntenta, mamma, di averlo veduto: sai, la sua mano era tanto pesante -. - Ma era una carezza - la madre le spiega -·; che cosa _diresti se tu fossi di quelli che sentono il suo polso? --. Invero, fra gue~li che sentono il suo polso, è il parlamento. Quel 24 maggio, con nella Camera il serra-serra delle opposizioni stronfiànti; Mussolini non sorride: ascolta in piedi, immobile, il Re che, inaugurando la sessione, invita i deputati a cooperare « affinchè, nel rinnovato equilibrio di tutte .le energie, nella rinata coscienza dei doveri, nella ferma disciplina di una vita civile operosa, si acceleri il compimento dei nùovi destini della Patria>>. Il 27 la Camera inizia i lavori: è eletto presidente l'on. Rocco; vice-presidenti gli onorevoli Grandi, Giunta, Gasparotto e Rodinò; segretari, gli onorevoli Bottai, Vicini, Tosti, Banelli, Greco, Madìa, Ungaro e Miari; questori, gli onorei.ioli Renda, Buttafuochi, Capanni. Subito l'on'. Modigliani domanda la parola. 640 BibliotecaGino Bianco

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