Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

la Dalmazia alla madrepatria: un capitolo di storia s1 conclude. · .E la Camera, nelle contrastanti acrimonie della propria disfatta, non ne ha per ora un sia pur vago presentimento: spera che un « voto di sfiducia >> faccia cadere il Gabinetto esottometta la destra. Gabinetto, destra, sinistra? Ma non è un ministero, questo di Mussolini; è un Governo. Alcuni alzano al cielo l'umido sguardo di biondo montone; pensano che i Governi cadono, anche i fascisti. Questa Camera non potrà mai intendere la passione del1 'Eroe; e il' 1924 avvengono le nuove elezioni. I raspatori del tavolino vanno discettando se il Governo stia al potere con la « forza >> oppure col « consenso »; e divorano e digrumano, con appetito sempre novello, i. . tomi del diritto costituzionale: bisogna somministrar loro i semi di zucca, sovrano fàrmaco contro le tènie. Mussolini non si attarda a questo furente raziocinare statutario chetrabocca dalle colonne dei giornali; Mussolini tratta con uomm1 v1v1. Invero Caterina II, « quel grand'uomo che ha nome Caterina II», come dice Voltaire, scrive a Diderot: << Voi, filosofi, siete gente felice che scrivete sulla carta, materia tanto· docile. Ma a me, povera Imperatrice, tocca di scrivere sulla pelle degh uomini, che teme il sollètico >>. Scrive belle lettere Caterina II, e non importa se, posata la penna, stramazzi sulla lettiera voracemente inesausta. Per fortuna, si è sempre negato alle coperte il diritto di scrivere la biografia degli umani. BibliotecaGino Bianco ·

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