gnifìcato del tutto diverso da quello evangelico. Io, invece; condannato da sempre. a questa manìa della- responsabilità, ho affrettatamente studiato il Codice Gelli, e so persino a quanti passi stanno i duellanti sul terreno, e so purarico l'art. 357 che riconosce alla parte offesa il diritto di conti~ nuare il combattimento dopo una ferita: nel 1920, non essendo Cavallotti ancora morto del tutto, essere padrino sui venticinque ·anni, a stretto contattc con commendatori senatori e deputati, viene considerato un bel modo di affrontare la· vita, riccò d'ulteriori svi'.uppi. I padrini avversari appartengono al ceto eminente, attori entrambi nei gironi della politica; uno, alto alto, il volto scabro come intagliato da uno scultore che ami gli angoli acuti, una vis motoria che lo fa passeggiare in perpetuo (quando si ferma di fronte, io, seduto, vedo attraverso l'arco del'.e gambe aperte uno squarcio della parete di contro), è presidente d'una lega pipista, così si chiamano le succursali del' p. p. (partito popolare); è uomo indeciso (di stabile non ha che un tic dell'occhio sinistro e la desolata paura del peggio): l'altro. - una personalità agitata e dispersa, con un faccione tondo dove sembra istoriata la gioia del parlar facile - naviga, grasso, tra molte professioni, e una ne sovrasta - oratore ---:-per cui, fresco roseo rotondo lucido e trionfante, dice più d'una volta « veniamo al problema basilare » oppure « non portiamo nòttole ad Atene; signori ii; ne rimane tutto consolato, quindi scopre di essere occupatissimo e trasporta gli occhiali dal naso al. tavolo poi dal tavolo al naso e poi ancora ... sì, così; talvo'.ta àlita sul cristallo degli occhiali, poi lo frega. lento col fazzoletto. Al primo incontro, siamo tutti abbondevoli· in cerimoniale (si sente che l'oggetto è la pelle altrui); anzi il senatore - appreso che il pipista è genovese - inizia di botto un elogio al minestrone della Dominante, il minestrone col «pesto», ma l'oratore interrompe: « veniamo al problema basilare, signori »; allora ci sediamo. In coscienza, lo scontro ci pare inevitabile. Il getto della bottiglia rivela un dolo imponente; il commendatore è uomo d'onore e di punto d'onore; il mio onorevole amico, poi; che io ortodossamente chiamo cc il · mio onorevole primo i>, . ' BibliotecaGino Bianco
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