mini di Mussolini, nel clima attuale, sembra persino inverosimile tale linguaggio: sembra che questi deputati esaltatori della diserzione abbiano un'altra carnè, un altro sistema del simpatico, un altro sistema del vago! Quest'on. Garosi, orripilato sin nell'ultimo calletto dell'alluce, deplora che . Misiano sia stato agguantato, trascinato pei corridoi, gittato sulla piazza come un rifiuto. Interruzioni vivaci dell'on. Bottai, interruzioni vivaci dell'on. Lissia: le une e le altre sommergono il protervo difensore. Parla, a nome del gruppo nazionalista, l'on. Caetani, l'eroe di Col di Lana; dall'estrema sinistra, appena l'oratore si alza, gli si grida contro: « Col di Lana, Col di Lana», come un'ingiuria. Come un'ingiuria. (A questo punto lo storico si ferma, con la punta della penna fra le labbra, per la ricerca delle parole massime, al par dei ragazzi scarsi di fantasia dinanzi al tema astruso; ma le, parole son tutte pallide; si presenta carta bianca). La destra applaude rivolta a Caetani, così si parteggia anche sull'eroismo, tra applausi e fischi. Qui non è più socialismo, è cancrena gassosa. L'on. Caetani attesta che non può sedere in parlamento chi abbia tradito la patria; l'on. Francesco Rossi, ràbula del codice e della casistica, sostiene che la condanna per diserzione riguardi un reato militare, non contemplato dalla legge elettorale; ]'on. Giuriati rivendica « a questa parte della Camera» l'orgoglio di difendere l'onore dell'Esercito. La parola, infine, è al presidente della Giunta delle Elezioni, .l'on. Grassi. L'on. Grassi conclude: « Il giorno in cui la Na.zione intera solleva il primo nato di donna italiana, morto nella trincea, sugli spalti, e lo porta, oscuro milite, sull'Altare della Patria, nello stesso giorno - io credo - bisogna dire, con alto senso morale, che non c'è posto nel!'Assemblea Nazionale per chi ha disertato nel momento del dovere ». Si vota, per la convalida o per l'annullamento. Chiedono la votazione per appello nominale, perchè sia da ognuno assunta la responsabilità del voto, vari deputati; prima di tutti, alcuni deputati di destra: Lupi, Chiostri, Lancellotti, Bottai, Corsini, Mazzini, Sarrocchi, Greco, Siciliani, Federzoni, Capanni, De' Stefani, Caetani, Giuriati, Piccinato, Pinzi, 608 BibliotecaGino Bianco
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