Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

la forza pubblica per opporsi ai medesimi, che, per ragioni di pubblica sicurezza, curarono lo sgombro di dette località dalla folla ivi radunatasi per una. dimostrazione politica, causando lesioni personali senza inte1izione di uccidere, ai ca~abinieri Natali Vincenzo e Caranetti Isidoro e capitano dei carabinieri Bregnoni Giacomo, guariti senza conseguenze rispettivamente in giorni tre, otto e tre; e) del reato di cui agli art. 372 e 373 per avere in Milano, il 7 novembre 1919, senza intenzione di uccidere, cagionate lesioni personali mediante armi da fuoco a Cozzi Luigi, Lucchini Pietro, Maurelli Umberto, Mumola Pietro, Locate/li Luigi; d) del delitto di cui agli art. 2 cap. 3 della legge 14-7-1894, n. JI4, per avere in Milano, la sera del 17 novembre 1919, al fine di incutere pubblico timore e suscitare tumulto e pubblico disordine, in Via San Damiano, fatto scoppiare una bomba nel mentre transitava in corteo una folla di persone, mettendo in pericolo la vita di queste e causando le;ioni personali ed incapacità alle ordinarie occupazioni a Russi Carlo, Riboni Giovanni, Ventura Alfredo, Agati Aldo, Bravi Francesco, Roveda Pasquale. « Tutti: a) dei reati di cui agli art. 63, 253, 263 C. P.; art. 1 e 2 della legge 19-7-1894; art. 1 e 3 R. D. 3-8-1914; per avere in Milano, nell'estate ed autunno 1919, formato un corpo armato per commettere delitti contro le persone, e, al fine di incutere pubblico timore, suscitare tumulti e pubblico disordine, detenuto nelle loro case di abitazione e luoghi di ·convegno ( quali l'Associazione degli Arditi in Via Cerva 23, e nei locali Fasci di Combattimento in Via S. Pellico 16), rivoltelle, cartucce, e bombe, che non denunciarono e non consegnarono ali'Autorità competente, e per essersi a tal fine tra loro associati; b) dei reati previsti e puniti dal!'art. 63, 131, . in relazione agli art. 118, n. 3, 120 C. P.: per avere, nelle surriferite circostanze di tempo e luogo, ed ancora in correità fra di loro, formata una banda armata al fine di mutare violentemente la costituzione dello Stato e la forma del Governo, nonchè di far sorgere in armi gli abitanti del Regno contro i poteri dello Stato. _ cc De Bon, Cornelli, Bolzòn, Calati, Martinelli, Rainero, Pais, Trecchi, De Grada, Malaspina, del reato di cui all'art. 6 601 BibliotecaGino Bianco

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