Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

ferto - come si è visto - pessime prove, nonostante gli entusiasmi dell'on. Roberto Mirabelli, che di esso è stato il più vecchio assertore. Ma già sin d'allora, sin dall'istituzione, qualche democratico ne scrive scetticamente: Carlo Manes, non ancorà deputato, pubblica il '912 un articolo su l'Eloquenza (la Rivista fondata dall'indimenticabile Antonio Russo) per esporre gagliardi dubbi sul « suffragio universale » inteso « come conquista democratica adatta a creare i governi di maggiore controllo e le più salde e indipendenti autarchie locali>>. In verità non si può negare che Manes allevi una profetica sfiducia di questo. mondo politico, corroso e guasto; il male è che egli sia fuorviato dall'aberrante fiducia nelle .idee del dèmos. Tuttavia l'anno dopo, nel '913, le sue previsioni sono nerissime e giustissime: in un esame su « / partiti politici nell'ora presente», egli conclude: « In Italia avrà ancora per parecchio fortuna la politica dei,« giri di Waltzer » a destra e a sinistra, ora specialità dell'on. Giolitti; e, fra ministeri di coalizione con «puntare/la» a destra o a sinistra volta a volta, augureremo e attendàemo ancora per molto e molto il libero e nitido gioco dei Gabinetti di colore e di programma ». E infatti il gioco permane, proprio senza cc nitore ». Con questi precedenti si discute ora alla Camera il sistema elettorale sulla base proporzionale. Il 26 luglio si ha· un acceso e contrastato discorso dell'on. Sonnino, il quale, per dichiarare la sua ostilità aila modifica, modestamente esordisce col verso di Dante: « Se' savio e intendi me ch'io non ragiono ». Quando la barca dello Stato - secondo Sonnino - nàviga in mare agitato, prudenza vuole che si ammainino le vele maggiori e si nàvighi coi soli terzaruoli per diminuire la presa del vento: l'on. Marangoni qui grida che << questo è un discorso aeronauiico » e se ne sente come offeso; l' on. Giacomo Ferri, caritatevole, avverte che « bisogna buttare a mare il capitano »; il presidente richiama l'on. Giacomo Ferri; l'on. Sonnino continua dicendo che in quest'anno « il barometro segna tempesta» come gli stessi socialisti annunciano; l'on. Modigliani rettifica che << noi l'annunciamo la tempesta, ma lei, on. Sonnino, la produce»; l'on. Monti-Guar~eri s'intromette a notare che, « mentre parlano tanti analfabeti», è. vergognoso non lasciare parlare 597 81bllÒtecaGinoBianco

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