già nel giugno è salito al potere. Una Camera attaccabrighe e scissa in frazioni, un governo deprimente di ogni vigore nazionale: vita breve l'una e l'altro. Nitti ha un senso materialistico della storia, una concezione sceHica della vita, uno spregio cin"ico dell'entusiasmo. Atticciato e tondo, dovrebbe rimanere, per l'animetta cronicamente sconfortata, nella sua marina d'Acquapendente, giocherellando lungo la spiaggia comunale a pacche aperte sul lardo dei glùtei: il destino lo èol'.oca in un ruolo internazionale ed egli avanza coi passettini brevi di colombo che nulla oda oltre il proprio tub~re. Si gratta la cuticagna a pliche, e sentènzia: sentènzia per sè per i popoli per il futuro prossimo e lontano. Orano lo definisce « una vigliaccheria che sfida la storia>>. Nitti svalorizza la guerra, concede l'amnistia ai disertpri, odia in Mussolini l'idea, insulta in D'Annunzio l'eroismo~ mortifica le riprese nazionali, deplora il sentimento come un'avventatezza, ci condanna a una sorte prona e oscura dalla quale l'Italia non potrà mai riscattarsi per non far torto ai suoi studi sulla mancanza di grano e sulla carenza di materie pnme. Ma Nitti è un ingegno, si sussurra ancora dagli ultimi templari della nera crociata, come se l'ingegno sia un contrappeso del male. L'ingegno invece n'è un presupposto; esso - evidentemente - non si esaurisce nel peccato; crea le tiviltà e i massimi del pensiero, però è anche nel fondo delle grandi imprese maligne. L'uomo medio è innòcuo; segue il giro delle impronte e non svìa d::il gregge: invece Erostrato, quando brucia il tempio per raccomandarsi all'immortalità (1), si dibatte tra ambizioni ingegnose; l'Iscariota è, tra gli apostoli, il più dotato d'iniziativa; il b::indito, costretto a vivere nella incessante lotta contro la società, scaltrisce le risorse dell'intelligenza, e si può anche dire che il Passatore sia un bell 'ingegno. Per àccettare la legge basta l'analfabetismo,. per dimostrarne l'infondatezza occorre di regola sfogliare almeno gµalche libro. 59° (1) Cfr.: Bruno Cassinelli: lo difendo.. - Corbaccio: dall'Oglio, editore. (N.d.E.), BibliotecaGino Bia17co
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