ti coloro che esaminano il fatto dal punto storicistico, fuor dalle vampe dell.a contingenza. Wìlson è colpito, poco dopo il trattat~,. da un colpo apoplettico o apoplettiforme (sbn colpì in parentela strettissima): ha 63 anni; muore il 3 febbraio 1924. Un colpo apoplettico che ammazzi· un uomo del mucchio è senza storia; ma se sgretoli un presidente degli Stati Uniti è soggetto a un rigoroso cerimoniale d'ordine storico: donde viene, come viene, perchè viene. È così che l'ammiraglio Grayson, medico curante, diramando l'ultimo bollettino, annuncia che « la causa indiretta della morte risale al precario stato di salute nel quale l'infermo si dibatteva da quattro anni, precisamente da quando era stato colpito da arteriosclerosi ed emiplegia>>. Da quattro anni? Ma· siamo allora par pari a Versaglia; invero nel Natale del '19 .il Presidente Wilson stira la faccia nell'attacco del male, e ne resìduano un poco scoverti, per sempre, alcuni di quei suoi bianchissimi trentadue denti, lunghi e famosi, che l'ico_nografia del tempo tramanda ai posteri chiassosi e alle gallerie silenti della Casa Bianca. Qui incalza il prof. Boschi per chieqere una maggiore retrodatazione del fallimento: il colpo• apoplettico non è un episodio isolato; esso s'inserisce in una condizione patologica con definito decorso, del quale l'accidente non può considerarsi un inizio, e infatti ... Infatti si cita l'esperta testimonianza dell'on. Leonardo Bianchi, maestro della psichiatria, il quale - essendo ministro -- ha avvicinato Wilson, allo sbarco in Europa, ed è' rimasto impressionato dall'amimia che presentava l'augusto volto· presidenziale. (Questi psichiatri - sia detto in confidenza __: sono pericolosi co~ me nemici, basta una lor firma· e sei rinchiuso nelle grate del manicomio; ma neppur sono allegri come amici: tu parli loro- in tutta serenità, ed essi ti van notando l'amimia, e c'è caso sègnino, nella loro agenda segreta, che .a quel giorno· e a quell'ora la storia era in funzione dell'amimia). La quale amimia - ci spiega lo scienziato, rasserenandoci - sarebbe una difettosità nel tono espressivo del volto, quale si riscon~ tra appunto nella paralisi progressiva ovvero nel rammollimento cerebrale.
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