Tuttavia nessun metodo è allora di rapida efficacia; Lloyd George più volte lamenta il ritardo « inesplicabile >> che occorse per approntare le truppe americane e. gettarle nella lotta, inesplicabile ma non tanto, se .egli pensa che Wilson, quando dichiara la guerra, non sia persuaso che sarà poi necessario farla; Wilson spera che basti l'annuncio di mettere gli Stati Uniti a fianco degli alleati perchè la Germania e l'Austria innalzino bandiera bianca. Si dirà: per gli uomini, va bene; ma per il danaro? Per il danaro il Tesoro americano è sospettoso, pensa che gli alleati, col pretesto delle necessità belliche, intendano di prepararsi commercialmente, per il tempo di pace, usufruendo del danaro di zio Sam; insomma, tranne qualche romantica simpatia verso i francesi da parte delle americane zitelle che sfogliano le memorie di Rochambeau, Lloyd Georgc assicura che l'America non si fidi affatto dell'Europa, ed eroghi dollari con grande difficoltà, con difficoltà pari all'insistenza della richiesta. C'è un rapporto dell'ambasciatore inglese. a Washington, diretto a Lloyd George, nel quale gustosamente si legge: « Qui la situazione ricorda quella che esisteva a Londra al tempo di Canning, quando l'ambasciatore russo faceva visita al Foreìgn Office, e, non sapendo l'inglese, si batteva le tasche dicendo "aurum aurum " ... Gli Stati Uniti sono stati trascinati nella guerra contro il loro volere. Ma ora comprendono tutta la gravità della :rituazione. Una forte corrente crede che gli Stati Uniti debbano conservare ogni risorsa per la propria difesa e per assumere nel nuoi10 mondo lo stesso predominio assunto dalla Germania nel vecchio i>. Insomma, il settembre del '917, dopo sei mesi dall'entrata in guerra, il corpo di spedizione americano in Francia è di 61.531 uomini: nel febbraio del '918, il Generale Pershing può telegrafare al suo Governo che « per la verità non c'era ancora in Europa un solo aeroplano costruito in America». È vero che Wilson sta provando e riprovando nelle: sue officine il nuovo motore Liberty; m:a è altrettanto vero che, quando si firma l'armistizio, esistono in Francia solo pochissimi aeroplani e nessun cannone da campagna delle of~cine d'America. Nel suo volume My experience in the 575 BibliotecaGino Bianco
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