Però Sonnino non vuole incontrarsi con ministri alleati, già circolano notizie sul progetto fedìfrago; alla Camera francese l'opposizione avanza interpellanze sulla « politica segreta »; le indiscrezioni atterrano la truculenta iniziativa, e il crimine rimane nelle buone intenzioni della sorella latina e dell'amica Inghilterra. Le quali tuttavia cercano di costruire un pretesto alla proditoria azione, asserendo che l'Italia già per conto suo abbia avanzato proposte di pace ai nemici. Esse credono di provare l'ignominiosa calunnia, con alcune vanterie incontrollate dell'imperatore Carletto. La storia hà disperso il diffamatorio pretesto: fo stesso principe Sisto, nel suo volume L'offre de paix separée de l'Autriche, non può apportare testimonianza diretta; e una smentita definitiva di Sonnino, perentoria, riduce al silenzio i vari personaggi interessati. Il Carletto espia con la gelida e oscura fine le proterve guasconate del suo breve regno insincero: l'esilio di Madera, la miseria in cui annaspa negli ultimi giorni, 1'abb:rndono dei cortigiani, debbono farlo pentire delle menzogne fra le quali è vissuta la sua fugace corona d'imperatore, troppo pesante per quel suo mediocre destino, dove si spegne la tragica casa dalle generazioni avvicend:itesi nelb sventur:i e nel sangue. L'Inghilterra, quando il pericolo s'addensa sulla sua felicità iniqua, .chiama l'intervento in causa dell'America, in nome - dice - d'una lingua e d'una civiltà comuni; ma l'America, a parte i protagonisti dell'ora politica pattuglianti per le congreghe dei vari partiti, non è sempre arsa dal fuoco dell'olocausto. Il febbraio del 1917 (quarto anno di guerra), le cose in America stanno esattamente così come si rileva da una lettera di Sir Ceci] Spring-Rice, ambasciatore a Washington di Sua Maestà britannica, la quale lettera inizia con una similitudine non del tutto àulica ma certamente familiare al bevitore di whisky e champagne: « Qui la situazione somiglia 572 BibliotecaGino Bianco
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