dell'alleata, 'mentre l'alleata fronteggia l'ora grave e de cisiva della guerra comune. E le manovre si stringono. Il 20 maggio il ministro francese Ribot scrive a Lloyd George, confidandogli le sue ansie per il progetto di pac e: in sostanza la Francia pensa che, sì,· bisognerà in seguito parlarne all'Italia, indurla a rinunciare alle rivendicazioni verso l'Austria, rinunciare a Trieste, si potrebbe discutere sulla frontiera trentina, si vedrà, tutto questo è il secondario ; sapete che cosa preoccupa veramente Ribot è lo fa essere tassativo scrivendo a Lloyd George? Ecco: « Voi non vi nasconderete che un'intesa sarà molto difficile. Noi no n possiamo sacrificare la Serbia nè, soprattutto, la Romar iia, la quale entrò in guerra solo dietro nostra richiesta )). Ma, attenti, occorre riservatezza; navigare in cerca del porto s enza che l'Italia sappia: « Le confidenze che ci sono state fatte devono rimanere fra le sole persone che finora le han no conosciute. Credetemi, caro signor Lloyd George, vost ro A. RrnoT ». I negoziati continuano; Lloyd George, ormai chiuso nel silenzio della sua villa di Bron-y-de-Churt, sforna la v erità, paurosa com'è; e scrive: . . « In questa fase dei negoziati la Francia non fece alcuna pressione per sostenere le domande dell'Italia. La Francia era gelosa dell'espansione italiana e si mostrava poco entu siasta degli obbiettivi di guerra della sua vicina ». Ora bisogna concludere: bisogna porgere il calice all'Ita - lia: quindi il governo francese invita la Maestà del Re Vittorio a Parigi; ma l'Italia sente un'insidia, tarda a ris pondere, finalmente Sonnino scrive che non vede in quel per iodo la necessità d'un incontro fra gli alleati: questa volta - diàmine - anche Lloyd George elargisce un bel rimpro vero all'Italia: « Quando il principe Sisto venne da me, il 5 giugno, io gli dissi eh' ero spiacente àl pari di lui dei ritard i causati dagli italiani. Lo assicurai che avremmo fatto del nostro meglio per avere una risposta da Sonnino e dal Sov rano. L'opportunità di fare la pace con l'Austria è troppo i mportante perchè sia lasciata sfuggire». 571 BibliotecaGinoBianco
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