Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

senza che il sigaro diventi per questo un protagonista dì storia. Al 1796, è già l'Assemblea Costituente di Bologna Modena Ferrara e Reggio, pervasa da senso unitario: ora si giura fedeltà non più alla persona del tiranno, ma alla carta della costituzione; gran cammino è compiuto. Il parlamento siciliano comincia a dar segni di volontà propria; per la prima volta, verso il 1800, rifiuta di accogliere la richiesta di contributo finanziario avanzata dal Sovrano; quindi ottiene una carta costituzionale che comincia con l'abolizione del feudo. È qui che bisogna rintracciare il vero precedente storico del moderno Parlamento italiano. Le repubbliche municipali, con le loro carte costitutive effimere e contingenti, non racchiudevano nemmeno in germe un sistema rappresentativo: e gli statuti napoleonici, adottati nel regno, non inficiavano il dispotismo dei capi, i quali di regola erano tali per forza d'armi e non per virtù d'ingegno. È la Sicilia che per prima si dà una Costituzione e che riesce a farla sanzionare da Ferdinando III. Questa Carta riconosce solo al parlamento l'autorità per le imposizioni tributarie, riconosce eguali diritti rappresentativi alla· città e al contado, apre l'ingresso all'assemblea senza distinzioni, allarga il diritto di voto sottoponendolo a censo esiguo (oncie 18), prescrive che le elezioni debbano svolgersi senza la truppa armata (la quale spesso - per ristabilire l'ordine - manovrava il disordine del sorteggio), sanziona alcune immunità per gli eletti, fissa la convocazione annuale, decide che le sedute siano pubbliche, accorda al popolo il diritto di petizione: siamo al 1812; e bisogna pur dire che oltre un secolo di eloquenza e di commozione per i diritti del popolo, di mine e di petardi, di inni distesi al « sol dell'avvenir ll, di celebrazioni della ghigliottina, di camere del lavoro, di « proletari di tutto il mondo, unitevi ll e andate dicendo, non hanno molto conquistato al di là delle mete raggiunte dalla Costituzione siciliana, fondamento di ogni ulteriore monarchia rappresentativa. BibliotecaGino Bianco

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