ni (dal '900 al '919), .avvocato di larga fama, sempre seguìto da uno stuolo di giovani, che oggi, an.ziani, lo esaltano, e Giovanni Ozzo fra gli altri, il quale, con sua bella voce tenorile, ha ridotto solo al celebrato ricordo del maestro la nostalgia della repubblica che non fu. Tra gli altri ministri ricordiamo Giuseppe De Nava, al1' « Industria e Lavoro»: giurista, consigliere di Stato; sarà relatore del Trattato di Rapallo; la notte studia, curvo su un tavolinetto I 2 per IO, in un appartamentino di Via Lanza; gli passano fra le mani bilanci di milioni mentre egli considera la sue modeste entrate con deferente attenzione anche pei decimali; ogni volta che lo chiamano « Eccellenza » si sente confuso, e preferirebbe sottoporsi più a un salasso che alle onoranze di cui gli è meritatamente larga la sua città di .Reggio Calabria. Agli Interni, Vittorio Emanuele Orlando. Ma la situazione interna è sempre più esagitata, nè la Camera ha la forza di richiamare il paese. L'on. Brandolino Brandolini, volontario, cade eroicamente in Val Pòsina, sul ponte d'Arsiero: è l'untco parlamentare della legislatura che incontri la bella morte; però il suo sacrificio non richiama tutta l'assemblea alla responsabilità dell'ora, l'assemblea continua a essere esasperata dalle manovre dei neutralisti. Il ministro dell'Interno, ]'on. Orlando, patriota sincero ma di dubbiosa energia, non riesce ad imporre al paese la necessaria disciplina; ogni volta che si persuade d'un gesto di forza, trova una sacra riminiscenza di dottrina 1iberale a battergli la mano sulla spalla: si arrende alla reminiscenza. Il 22 novembre del 'I 6 ancora una volta Mussolini scrive contro « i propagandisti della vigliaccheria )) che, in Tosc.ina e nel Padovano, « parlano dal pergamo o dai circoli socialisti)), Scrive: « Onorevole ministro Orlando, non è il tempo di "ignorare". La vostra politica vacillante, ondeggiante, montecitoriale, deve finire. Gli avvocati, al Governo, fanno una politica cattiva in tempo di pace; ne fanno una pessima in tempo di guerra! Una nazione in armi dovrebbe essere governata dai sQldati. Rçma, madre della saggezza antica, potrebbe insegnarci anche in questo qualèosa >). ibliotecaGino Bianco
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