tre, l'estasi dell'evento non è fatta per la critica storica; inoltre è pugliese, della terra dove le piane e il mare esagerano le visioni e i panorami: però sin d'adesso Panunzio ha il possesso delle teorie che più tardi l'avranno a maestro:· « Tutti dobbiamo unirci - scrive ventisei anni or sono - per un solo obbiettivo, quando ricostituiremo i nostri quadri: l' abolizione dei Parlamenti, origine di tutti i mali». Le giornate parlamentari fauste si avvicendano purtroppo a distanza; tra una fiamma e l'altra piove cenere, discorsi grigi e lascivie di regolamento. Il governo chiede l'esercizio provvisorio per sei mesi: i socialisti vogliono ridurlo a tre'--- (perçhè sei? facciamo tre: e discutiamo). _Discute l'on. Ferri, per dimostrare l'indispensabilità che il controllo parlamentare non sia sospeso oltre i novanta giorni: « Ah! lo so. Il Governo dice che in quest'ora solenne esso si identifica con la patria. (Vive approvazioni). (Da notare: i sociaristi usano il p minuscolo per la Patria e il P maiuscolo pel parlamento). « Voi, uomini del Governo, siete i timonieri dello Stato, ma appunto per questo il Parlamento nazionale ha il diritto di controllare l'opera vostra di timonieri ». L'Avanti! - incontentabile - trova afquanto zuccherati questi discorsi oppositori; l'Avanti! descrive la miseria del popolo; e su articoli del genere si buttano avidamente i gemebondi, che sono il fondiglio d'ogni guerra: sono - diagnòstica Mussolini in un articolo del 2 7 dicembre 'I 5 - gl'incontentabili, gli zelatori più o meno disinteressati della pace metafisica e gli allarmi~ti ( « accozzaglia di uomini obbliqui, in gran parte legati alla Germania per via dell'utero delle mogli e per via del marco di Bulow »). La Camera è diventata la giostra delle corde vocali: nell'urlata anònima, che non indivìdua le protervie del sentimento e le sconcezze della grammatica, si sentono riabilitati i. nullatenenti de li 'intelletto. Talvolta non si riesce a parlare; passa senza conseguenze la qualifica di malavita; nella seduta del 18 marzo del '16, !'on. Ettore Ciccotti dice: « la gragnuola delle interruzioni sistematiche e associate è una forma di teppa », e si mette a sedere senza riuscire af termine del discorso. · Nella stessa seduta si acc-apigliano socialisti e massoni. 520 BibliotecaGino Bianco
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