vigare ", non " vivere ". Viva la guerra liberatrice I Viva l'Italia! Una fraterna stretta di mano a voi tutti ». Sono saluti alla voce che trovano eco nel popolo: la guerra finisce col migliorare gli uomini anche contro la loro stessa natura; pure a Montecitorio passano ventate di entusiasmo, quando, concorde al passo dei battaglioni, lo spirito pubblico avanza fidente. · Parlando dell' « adesione al Patto di Londra », Sonnino dà ragione della decisa volontà italiana; conclude: « Accennate così sommariamente le finalità della lotta aspra e difficile, che il nostro esercito combatte strenuamente da sei mesi al di là del confine (Approvazioni), sostenuto dalla fervente fede dell'intera nazione (Vive approvazioni), chiudo il mi-o discorso proclamando, ancora una volta, che l'Italia è fermamente risoluta a condurre innanzi animosamente la guerr.1 con tutte le sue forze e a costo di qualunque maggiore sacrificio (Vive approvazioni), fino al raggiungimento così delle sacrosante sue aspii-azioni nazionali (Vivissime approvazioni), come di quelle condizioni generali di indipendenza, di sicurezza e di mutuo rispetto dei popoli (Approvazioni), che sole possono formare la base di una pace durevole e che rappresentano la stessa ragion d'essere del patto che stringe insieme noi e i nostri alleati >>. (Vivissime approvazioni ~ Vivissimi generali e reiterati applausi - Grida di Viva l'Esercito! - Moltissimi deputati si recano a stringere la mano all'onorevole ministro degli Affari Esteri) ». Ai giovani sembra di ascoltare il destino della Patria. Ecco Sergio Panunzio, che sarà deput:;ito e consigliere nazionale, e uomo di piazza di catt~dra e di governo, professore dalle molte dottrine innovatrici e dai molti volumi, solone del jure corporativo, dinamitardo nella polemica e àttico di armonia nel conversare; eccolo, ora, giovanissimo, acclamare i capi del governo dell'Italia in guerra, e scrivere, con quella tendenza amplificatrice della quale - insieme alla miopia di poche diottrie - non riuscirà mai a guarire, scrivere: « Viva Sonnino, il cui ·nome rimarrà segnato a caratteri d'oro accanto ai nomi dei grandi fattori della Patria: Cavour e Mazzini )>. Giovane è Sergio e si sa che pei giovam ogni luctiola è stella e ogni stella firmamento; inolBibliotecaGino Bianco
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