Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

le giunture arrugginite, le spalle curve, il cuore in disordine (groggy), egli si sentiva mortificato in quel suo intender la vita cori il lusso dei paramenti e lo spreco di ellèniche raffinatezze. S'allontanò dal Governo, s'allontanò dall'amata regina, s'allontanò dai salotti ai.quali per decenni aveva dettato l'opinione e la moda: si ritirò a Hughenden; cominciò a sedere a tavola solo, riprendendo a leggere, durante il pasto, quelle pagine di Orazio che già portavano manoscritti i commenti degli anni suoi giovani: ma adesso le palpebre si abbassavano pesanti, come per gocce di piombo fuso. Quando l'asma lo costrinse nell'anticamera della morte, scrisse alla sua regina, la quale gli inviava ogni giorno un mazzo di rose; scrisse: << preferirei vivere, ma non ho paura di morire i>. Vivere, infatti, era stata sempre una sua ossessione; adesso era un'ossessione snervata. Due gìorni prima della fine, corresse le bozze d'una ristampa dei discorsi: « non voglio passare ai posteri come un oratore senza grammatica i>. Vecchio e malato, privo degli scettri coi quali aveva dominato, egli non riusciva a detestare la vita: « la vita è sempre troppo breve per essere meschina,,. Sulla sua tomba, la regina fece incidere il versetto del Salmo: « I re· amano colui che parla giustamente >i: e crebbero sempre le rose, •finchè visse la sua riconoscente sovrana ed amica. Ecco il solo ebre; che ha dato splendore all'Inghilterra, rapinando il mondo: gli altri, rapinando, la precipiteranno: un bel dì la precipiteranno. BibliotecaGino Bianco

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