la sera, così. Di nuovo vi è il vecchio, così -. Si trattava di sapere che cÒsa sarebbe avvenuto quest'oggi, in quale casa sarebbe stato un dramma, chi ne sarebbe stata l'eroina, di quanto sarebbe. aumentato lo zucchero, e se il sottocapouflìcio sarebbe stato promosso capoufficio. Questo era il giornaliero: noi ne eravamo ormai lontani. Noi ci sentivamo pronti a soffrire. Rompere gli indugi. La guerra; e per tutt'altro la vita rovinava da tutte le parti. Bisognava che tutti sapessero... Che cosa bisognava che tutti sapessero? Questo non veder chiaro in noi e attorno a noi ci dava i1 brìvido d'una terzana. E il giorno ricominciava le sue tessiture, estràneo: il ciclista della tipografia portava la gerla dei giornali freschi d'inchiostro, si fermava poggiando un sol piede a terra, e - in bìlico - consegnava il pacco al rivenditore; il lattaio saliva e scendeva le scale distribuendo bottiglie bianche, così la giornata cominciava la tresca col ventre; passava lento il carro dell'innaffiatura,. con una pioggerella fittizia che faceva lìvidi gli asfalti e sollevava solo i cavalli dal peso del! 'acqua decrescente;· i portieri iniziavano a fumare, per cacciar dalla bocca il cattivo senso della notte e della vita; un giocoliere girovago issava un trespolo col pappagallo che doveva beccare i biglietti rosa della fortuna e cc giovanotto, se il. consiglio ti tenta, gioca 2, I 5 e 30 >>. Questo trafficare inerte e consueto dava pepe di rivolta al nostro desiderio di conquista, al sopraggiunto disamore delle cose amate, alla sete di superare il tempo e le cose. Peccato che quest'ansia del nostro spirito si confondesse con le nostre scarpe rotte, la camicia sfilacciata, la necessità di pagare il fitto a donna Peppina e... Chi era stato a stabilire che a mezzogiorno si dovesse proprio pranzi).re? Ma ecco.la novità di quel mattino: i giornali annunciano che l'Italia ha denunciato la sua alleanza con gli Imperi Centrali; il parlamento deplora, però non osa intervenire, chè quella folla_di minoranza si fa sempre più scalmanata; Mussolini scrive, l'u maggio, un articolo dal bel titolo chiaro di e< Abbasso il Parlamento!», osservando che << questi deputati pusillanimi, mercatori, ciarlatani, proni ai voler•i del Kaiser; questi deputati, che. dovrebbero essere alla testa della Na.zione per incuorarla e fortificarla, invece di deprimerla e 33 Bib11uu:::l,;d GinoBianco
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