lati, Ferri, Poqrecca, Bruno Arcà, Qrano, Bonomi, Cabrini, De Felice-Giuffrida, Arturo Labriola. Anche a favore è Massimo Rocca,, col pseudonimo di Libero Tancredi, uomo di molti drammi interiori e di molte parole che fuoriescono a zampillo dalla mascella slegata, più tardi fascista e ancor più tardi naufrago .e disperso tra i residui rivoltosi. Olivetti scrive che, sindacalista, si vanta d'intonàre il peana alla guerra « nel!'Africa musulmana ))' conv:nto della « virtù educativa e rivoluzionaria di cotesto inatteso e meraviglioso colpo di sferza ali'energia nazionale )). Favorevoli, pure, quasi tutti i deputati repubblicani; mèmori dell'insegnamento di Carlo Cattaneo, che essi confiscano tra i maestri di lor parte: « Paventiamo una catena tendente a circonvallare il Mediterraneo in guerra e in pace, a trasmutarlo in triste laguna stretta 'da perpetuo assedio, or di ineguale concorren.za, or di misurato soccorso, or di minaccia, dimodochè l'Italia non possa avere infine più largo respiro che tor_nandoancora .a sommergersi tutta nel vortice napoleonico. E dalla libertà dei nostri mari dipende la libertà e la sicurezza della nostra terra )). I soldati fanno la guerra vittoriosa, sbarcano a Tripoli al comando. dell'ammiraglio Cagni; il Parlamento - come avviene in democrazia - discute. Alcuni biògrafi pudicamente tàccjono il nome di Mussolini nell'impresa lìbica. Mussolini è contrario all'impresa: per lo sciopero generale, dichiarato come protesta contro la guerra, egli è arrestato il 14 ottobre '9n al caffè Garibaldi di Forlì insieme ad Aurelio Lolli e a Pietro Nenni; è quindi condannato - per incitamento a,lla resistenza contro i poteri dello Stato - a un anno di reclusione, ridotto poi in appello a cinque mesi. Questi biògrafi credono di sanare col silenzio l'errore - longànimi ! -; come a dire che si possa concedere al genio di sbagliare una volta. Ma in verità giorno non è; nella vita del Duce, che debba essere cancellato, ogni ora servendo a compiutamente intenderlo. Anche in questa tappa è l'evoluzione del pensiero di Mus-. solini, sempre fedele a se stesso e ai tempi del suo programma storico. Come ha dimostrato incisivamente e recentemente Pasquale Pennisi, Mussolini sente anche ora la determinan459 . ' BibliotecaGino Bianco
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