Titta Madia - Storia terribile del Parlamento italiano

decesso dei mm1steri, pronuncia una pizzicante commemorazione: « Onorevole presidente del Consiglio, affronti il dolore, che sarà dolore umano, del potere perduto; ma renda quest'ultimo servizio alla Patria, tornando là dove gli studi sono la necessità, il sussidio, l'alimento del progresso, mentre non possono essere la vita dei Governi ... ». Luzzatti non è soddisfatto di questo invito al ritorno universitario; però cade egualmente e, poi che il suo governo è durato un anno meno due giorni, commenta con incongruo amore di precisazioni stagionali: « Nemmeno l'anno m' han lasciato finire! >>. Luzzatti è un uomo che crede nei vigori dello spirito; è di oneste intenzioni e di disinteressata moralità: conserva ancora in un mobiletto tutti i suoi risparmi, poche cartelle di rendita; un giorno lo scoppiettare della stufa vicin? per poco non « manda in fumo » tutta la fortuna di Luzzatti. Eg'.i ha il merito di intuire che il Fascismo è una· rivoluzione del profondo destino della patria, e lealmente vi crede: nella seduta del 30 marzo '927, commemorandone la morte, il Duce pronuncia quel discorso su cc i saggi e buoni uomini », necessari a ristabilire gli equilibri spirituali dei popoli. Dice: « Luigi Luzzatti era un sapiente nel senso antico .e classico della parola. Egli aveva navigato per tutti i mari e gli oceani dello scìbile umano; nè mai la sua navicella corse pericolo di naufragio nelle seccfaedello scetticismo e della negazione, perchè egli credeva fermamente, e la fede è una sicura bussola per ogni viaggio ideale. Sapiente e credente ad un tempo, quindi portato alla tolleranza, alla indulgenza, alla· bontà, egli era, e non poteva non· essere, intimamente ottimista. Ciò talvolta lo conduceva ad una visione rosea della vita che gli faceva sentire la inattualità dolorosa di questi· tempi ferrigni, pieni di cozzanti egoismi, di accanite competizioni politiche, economiche, finanziarie, intellettuali, per cui la umana natura sembra oggi più ferma che mai con _l'aggravamento della raffinatezza, dell'ipocrisia, del cinismo». Un credente, Luzzatti; ma sperduto nell'epoca e negli incerti della sua prova umana. BJbliotecaGino Bianco

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